La Bundesliga ha già trovato il proprio padrone. Dopo appena 6 giornate il Bayern Monaco è primo in classifica con 2 punti di vantaggio sul Borussia Moenchengladbach e 3 sul Bayer Leverkusen, due squadre che però, alla lunga, non sembrano essere in grado di tenere il passo dei bavaresi. E il Dortmund? La squadra di Klopp, che sabato ha perso il derby con lo Schalke, è già distante 7 punti dalla vetta. Probabilmente sono già troppi visto il ritmo del Bayern. I giocatori di Guardiola erano attesi al varco: si pensava che dopo i mondiali, proprio come nel 2006 e nel 2010, la squadra potesse fallire, ma la vittoria per 2-0 a Colonia (che fino a quel momento aveva incassato un solo gol in tutto il campionato), lascia intendere che i vari Muller e Goetze non sono affatto appagati. E se Lewandowski torna quello di Dortmund si può puntare con decisione anche alla vittoria della Champions League.
Sembra essersi risollevato lo Schalke: dopo il pareggio in Champions col Chelsea, la squadra di Keller ha ottenuto ora due successi di fila ed è a soli due punti dalla zona Champions. E’ in caduta libera la neopromossa Paderborn: dopo essersi trovato in testa alla classifica con 8 punti in 4 partite, ha perso due gare di fila: c’è bisogno di una scossa.
In fondo alla classifica delude e preoccupa l’Amburgo: è l’unica squadra della storia del calcio tedesco che non è mai scesa in B, e allo stadio c’è un orologio che conta anni, mesi e giorni nei quali il club è rimasto in Bundesliga. Il timore, dopo sei giornate (e due soli punti conquistati) è che l’orologio vada presto azzerato. La difesa è una delle peggiori del torneo, ma il vero problema è l’attacco: un solo gol in 540 minuti. Attenzione anche al Werder Brema, penultimo con solo 3 punti. Quì l’attacco non è un problema (9 reti realizzate), ma la difesa è disastrosa: 15 gol incassati, quasi tre di media a partita. La Bundes rischia seriamente di perdere due delle sue squadre più blasonate.
