Liga, “filo diretto”: è sempre il solito Mourinho. Abbandona la conferenza in polemica con i giornalisti!

MOURINHO – Non che sorprenda molto noi, che ci siamo abituati l’anno scorso (forse per la prima volta nella storia) a mesi senza nemmeno conferenze pre-partita: il carattere di Mourinho, anzi, più che altro la tattica di Mourinho, ci è ben nota.
Così non è però a Madrid, non ancora. La conferenza pre-Champions di oggi, per questo, si è trasformata in un altro show, richiamando tutti i titoli dei siti iberici di questa sera. Ci siamo basati per ricostruire il tutto sui soliti ‘as.com’ e ‘marca.com’, i più vicini ai ‘blancos’.

A dire il vero l’ANSA, che ha riportato per prima in Italia le frasi del portoghese, si è soffermata sulle polemiche nei confronti del Barcellona, indicata come “fortunata” per essere finita in un girone semplice. Ma anche questo, alle nostre orecchie, suona decisamente ridondante: è esattamente quanto Mou diceva la scorsa stagione per il raggruppamento interista.

Quindi, il mirino è da spostare decisamente sulla vera goccia che ha fatto traboccare il vaso: Pedro Leon. Sorprenderà tutti i meno addentro alle cose della Liga, ma la ragione della sfuriata del tecnico è stata l’insistenza delle domande sull’esclusione del centrocampista (seguito in passato dal Milan) dalla lista dei convocati, il vero caso di queste ore. “Non devo parlarne con voi, ne parlerei con il presidente se mi chiamasse ma non l’ha fatto. Voi, per lavoro, speculate su queste cose – ha attaccato Mourinho – Di chi stiamo parlando? Sembra sia Maradona o Zidane… E’ un ottimo giocatore che fino a tre mesi fa giocava al Getafe  e che – se vorrà giocare – dovrà imparare a lavorare come dico io. Perchè non mi domandate invece quale sarà la coppia d’attacco (ha annunciato che Benzema giocherà titolare, ndr) o gli 11 di domani? Queste dovrebbero essere le vostre domande“. Intenti didattici, dunque, per lo ‘SpecialOne’, che dopo il triplete pensa evidentemente di essere anche il patron dei giornalisti.

Ma non finisce qui. L’altro grande tema, il bel gioco richiesto dall’ambiente madridista, fa parimenti uscire dalle righe Mou: “Se giocheremo bene? Non lo so, voi sapete se sarete qui domani? Lo sperate, ma non potete esserne certi. Io non vi auguro niente di male, ma sono abituato a fare i conti con la realtà, non con quello che potrà essere. E la mia esperienza mi da tranquilità“.

Un buon inizio, dopo gli sputi alla prima trasferta ed i fischi del Bernabeu dopo il 3-0 all’Espanyol…

Luca Brivio – www.calciomercatonews.com

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