Non si placano le polemiche dopo la sfuriata di Antonio Conte per il rigore assegnato in Inter-Napoli: parole dure contro il tecnico.
La sfuriata di Antonio Conte dopo Inter-Napoli fa ancora molto discutere. L’allenatore dei partenopei non ha affatto preso bene il calcio di rigore assegnato all’Inter nel secondo tempo del big match di San Siro. Il penalty è stato poi fallito da Hakan Calhanoglu (primo errore con la maglia dell’Inter dopo venti rigori messi a segno), che ha calciato sul palo.
Il punteggio è così rimasto sull’1-1 fino al fischio finale e il Napoli ha potuto mantenere il primato solitario in classifica con un punto di vantaggio su Inter, Lazio, Fiorentina e Atalanta. Eppure nel post gara Conte ha espresso tutto il suo disappunto per la scelta presa da Mariani. In particolare il tecnico salentino ha puntato il dito contro il VAR, reo a suo dire di non essere intervenuto per chiamare l’arbitro al monitor.
In realtà, come spiegato già nei vari studi televisivi, il VAR non interviene in situazioni come il contatto tra Anguissa e Dumfries perché non c’è un “chiaro ed evidente errore” o un “grave episodio non visto” dal direttore di gara. Un chiarimento che non ha convinto Conte e nemmeno De Laurentiis, che ha chiesto a gran voce un nuovo regolamento per l’utilizzo del VAR.
Le dichiarazioni di Conte non trovano però d’accordo Luca Marelli, ex arbitro oggi moviolista di DAZN. Ai microfoni di TVPlay Marelli non le ha mandate a dire, sottolineando che continuare ad attaccare il VAR per episodi come quello capitato a San Siro nel big match significa “scadere di livello“.
Marelli ha precisato di non essere arrabbiato con l’allenatore del Napoli, aggiungendo che ha ritenuto opportuno utilizzare certi toni per sollevare un problema: “Io l’ho ascoltato e gli ho semplicemente risposto dicendogli che secondo il protocollo attuale è stato tutto corretto in campo“.
Il moviolista di DAZN ha però confessato che personalmente non avrebbe assegnato il rigore all’Inter per il contatto Anguissa-Dumfries, pur confermando la procedura corretta che si è vista al Meazza in quell’occasione. Infine la bordata, che in molti credono sia diretta proprio a Conte: “Se vogliamo stare a sindacare che ha preso il piede e non la parte esterna dello stinco allora veramente stiamo scadendo di livello – tuona Marelli – Il punto è se c’è il tocco o no“.
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