Clima bollente nello spogliatoio, la sconfitta lascia strascichi: sta succedendo di tutto, volano parole grosse
Il 2-0 subito a San Siro contro il Napoli di Antonio Conte, in linea teorica rivale nella corsa alla prossima Champions, se non addirittura allo scudetto, ha fatto molto male ai tifosi del Milan e all’intero ambiente. Quanto successo nella serata dello scorso martedì ha riacuito polemiche e spaccature mai del tutto sopite, al massimo nascoste da qualche vittoria importante ma sofferta, come quella con l’Udinese. L’ennesima delusione stagionale ha riaperto ogni ferita e riacceso anche il dibattito interno allo spogliatoio, come rivelato da alcuni retroscena clamorosi.
A sentire Fonseca, in realtà, tutto ciò che è successo al Meazza durante la sfida contro il Napoli è sembrato frutto del caso e di una fortuna avversa. Il che può anche essere in parte vero. Per il tecnico portoghese il Milan ha giocato una gara straordinaria contro gli azzurri, forse la migliore della sua gestione, dominando in lungo e in largo e pagando solo due piccole disattenzioni. Una lettura che non ha trovato però del tutto convinti alcuni tifosi.
E se ai microfoni di DAZN c’è chi, come Pozzecco (ct della Nazionale di basket azzurra), ha tenuto ha sottolineare ancora una volta come il Milan in questo inizio di stagione stia effettivamente mostrando un bel calcio, altri commentatori sono sembrati decisamente più stufi di questa narrativa, puntando invece il dito in maniera severa su dei risultati negativi che non possono essere nascosti da qualche prestazione saltuaria di alto livello.
Ad accendere i riflettori sulla crisi rossonera è stato, in particolare, Fabio Ravezzani, direttore di 7gold. Riprendendo proprio le parole di Pozzecco, il noto giornalista ha voluto sottolineare come mettere in evidenza il bel gioco rossonero non possa certo far bene alla squadra, alla luce di quanto stiamo vedendo.
“Questa storia deve finire“, ha twittato Ravezzani, in riferimento al bel gioco del Milan: “Se giocando bene ottieni 4 vittorie, 3 sconfitte e 2 pareggi in 9 partite non puoi esaltarti, a meno che tu non sia il Lecce (con tutto il rispetto). Un grande club giocando bene dovrebbe fare altri risultati“. Un pensiero chiaro e netto, quello del giornalista milanese, che ha voluto mettere in luce anche un altro aspetto della crisi rossonera: l’atteggiamento di Rafael Leao.
L’ennesima panchina stagionale del portoghese, a vantaggio di un Okafor che non sta facendo faville, riapre infatti la discussione attorno alla sua gestione da parte dell’allenatore ex Lille. Una discussione che però prende tutt’altra piega quando, all’ingresso in campo, l’atteggiamento di Leao si dimostra tutto meno che professionale.
Nonostante sia stato anche autore di qualche giocata di pregio, e sia andato vicino al gol, Rafa è sembrato a moltissimi tifosi spaesato e svogliato. Sui social sono diventate virali le immagini del suo passo lento in campo, quasi non fosse realmente interessato a ciò che stavano facendo i suoi compagni.
Nei pochi minuti che Fonseca gli ha concesso, Leao non è rientrato, non ha rincorso gli avversari, non si è smarcato per dare una mano ai compagni. Si è semplicemente acceso quando la palla gli è arrivata, limitandosi a un compitino totalmente inaccettabile a questi livelli. E Ravezzani questo tipo di atteggiamento ha deciso di evidenziarlo: “Se entri in campo così e ti limiti a fare un paio di sgasate non sarai mai d’aiuto a una squadra in difficoltà (glielo ha gridato anche Maignan)“.
L’ennesima dimostrazione di come il portoghese sia ormai diventato un caso non solo mediatico, ma anche all’interno di uno spogliatoio sempre più caldo. Forse troppo per poter davvero ambire a un successo importante in questa stagione nata sotto una cattiva stella per il popolo milanista.
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