Uno dei motivi che hanno spinto il club a cambiare é proprio questo: spunta il retroscena sulla Juventus
La Juventus si lecca le ferite della sconfitta, la prima in stagione, contro lo Stoccarda tra le mura amiche in Champions League. Altro che conferma dopo il successo risicato contro la Lazio: è arrivato un 1-0 strameritato per gli ospiti capaci di perforare uno straordinario Perin dopo dieci e passa tiri.
Non è andato bene nulla, e Thiago Motta si prende le responsabilità di una sconfitta che ci sta tutta: la Juve non è proprio scesa in campo e anche i calciatori sulla carta migliori non hanno contribuito a mettersi sulle spalle la formazione bianconera.
Vero è che l’ex Bologna necessita ancora di tempo, ma le critiche delle ultime ore sul suo conto sono più che legittime e confermano quanto bisogna ancora lavorare su una squadra praticamente rivoluzionata. Una squadra che, un tecnico come Massimiliano Allegri, non avrebbe mai allenato proprio perché densa di giovani promesse.
Paolo Bargiggia, noto giornalista, è intervenuto ai microfoni di TvPlay e ne ha approfittato per parlare di vari aspetti del calcio attuale. Tra le tante squadra menzionate, proprio la Juve merita di essere analizzata meglio proprio perché immersa in un percorso innovativo ma non esente da problematiche.
Netto il parere sulla Juventus gestita da Motta: “Alla Juve hanno notato che i bianconeri che contro le squadre che si chiudono si fa un po’ fatica. Dopo il match contro il Cagliari c’è stato un summit interno per analizzare le scelte di Thiago Motta”. Per il giornalista, insomma, la squadra bianconera deve trovare la quadra contro squadre che fanno densità nella loro metà campo e impediscono ai talenti juventini di brillare.
E secondo il giornalista, proprio per via la presenza di tante scommesse e di poche certezze, uno come Allegri non avrebbe mai la Juventus di oggi, abituato come è a fare affidamento su calciatori di esperienza e con anni di Serie A alle spalle. “Allegri non l’avrebbe mai voluta una squadra così: lui voleva Pogba, Di Maria, Paredes, Alex Sandro. Giocatori pronti, alcuni anche ex, ma con ingaggi altissimi”.
Chiaro il parere di Bargiggia sul momento della Juventus, non brillantissimo tenendo conto dell’hype all’annuncio dell’arrivo di Motta. Solo il tempo ci dirà se l’italo-brasiliano riuscirà ad attuare una grande rivoluzione a Torino.
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