Arriva la rivelazione sull’esordio di Diego Armando Maradona nel calcio: ecco un clamoroso retroscena sul Pibe de Oro, tutti i dettagli
Tutti abbiamo imparato a conoscere Diego Armando Maradona per quello che è stato all’apice della sua carriera. Quando grazie ai suoi colpi ha portato il Napoli su vette fin lì mai esplorate, quelle dello scudetto e della ribalta internazionale. Oltre a dare all’Argentina la possibilità di conquistare il Mondiale e altri titoli vari. Per molti è stato il più grande calciatore di tutti i tempi e il lutto che ha contraddistinto intere parti del mondo, quando Diego nel novembre del 2020 ci ha lasciati, lo dimostra.
In molti ricorderanno il giorno del suo esordio con il Napoli o anche quello ancora più iconico della sua presentazione quando sbarcò per la prima volta nel capoluogo partenopeo, nel luglio del 1984 nello stadio che oggi porta il suo nome. Famosi anche altri debutti come al Barcellona o con la maglia dell’Argentina. Ma di quello assoluto nel mondo del calcio, con una prima maglia da professionista, ne sono pochi a conoscenza.
Il “Pibe de Oro” fa il suo ingresso ufficiale nel mondo del calcio con la maglia dell’Argentina Juniors, suo primo club antecedente al passaggio al Boca Juniors. E caso vuole che in questi giorni si celebri un importante anniversario.
Era il 20 ottobre del 1976 quando Diego fece il suo debutto. Qualche giorno fa la fatidica data ha compiuto 48 anni! Il D10S aveva appena 15 anni (ne avrebbe compiuti 16 entro una decina di giorni) e ha vissuto quel momento con una grande emozione. La partita era tra Argentina Juniors e Talleres a La Paternal. Ironia del destino gli stessi avversari si sono ritrovati a sfidarsi nello stesso giorno e nello stesso posto, 48 anni dopo. Ma questa è un’altra storia. Tornando a Diego, era già nell’aria che quel ragazzino di cui tanto bene si parlava, potesse esordire proprio in quella sfida.
Gli spalti si erano riempiti per lui, proprio per ammirare quel quindicenne terribile di cui si narravano ottime cose. Aveva già sfiorato l’esordio qualche settimana prima ma quella volta era il suo momento. Arrivò quando, nel corso della ripresa, l’allenatore lo aveva catechizzato: “Prendi la palla e cerca di mandare in gol qualcuno dei tuoi compagni”. Maradona era al settimo cielo e racconterà qualche anno dopo “quel giorno ho toccato il cielo con le mani”. Il suo sogno si stava realizzando.
Diego non riuscì a cambiare il corso di quel match (perso 1-0 dalla sua squadra) ma fece intravedere le sue qualità come quando beffò un suo marcatore con un tunnel con i tifosi praticamente estasiati sugli spalti. Da quel momento troverà sempre più spazio e qualche settimana dopo arriveranno le prime gare dal 1′ e i primi gol.
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