Brutta situazione per Mike Maignan, il forte portiere del Milan che non ha ricevuto proprio degli encomi nell’ultima partita di campionato.
Una delle più grosse piaghe del nostro calcio, ma anche di quello internazionale in generale, è ancora oggi il razzismo. Ovvero la presenza di episodi di xenofobia ed intolleranza che arrivano troppo spesso dalle curve. Quando un manipolo di personaggi ignoranti si rivolgono a calciatori (spesso di colore) con epiteti e cori di stampo razzista.
La volontà e la speranza dei vertici del calcio mondiale è quella di cancellare del tutto questa brutta abitudine, ma sembra comunque molto difficile fermare ed arginare la mentalità retrograda di coloro che ancora sottolineano in maniera becera le differenze per il colore della pelle di un atleta.
Una delle ultime situazioni da dimenticare in Serie A avvenne lo scorso anno, quando durante il match Udinese-Milan il portiere rossonero Mike Maignan decise di interrompere il gioco uscendo dal campo, denunciando alcuni cori razzisti nei propri confronti giunti dalla curva dei tifosi friulani. Fortunatamente tale episodio fu condannato e circoscritto a pochi ultras, ma sembra proprio che il duello a distanza tra il francese e questi presunti tifosi stia continuando.
Un seguito a quell’episodio certamente ignobile sembra sia arrivato sabato sera, direttamente da San Siro. Il Milan ha battuto l’Udinese nell’anticipo dell’ottava giornata di campionato, con strascichi delle ruggini tra Maignan e la curva friulana, spostatasi in trasferta al Meazza.
Secondo alcune cronache giunte dai presenti a San Siro, Maignan durante l’incontro di campionato sarebbe stato oggetto di cori, fischi e insulti da parte di alcuni tifosi dell’Udinese. Non è chiaro il concetto di tali cori, ma sembra che il portiere sia stato bersagliato per quasi tutti i 90 minuti, come colpevole di aver messo in ridicolo la stessa curva nella partita del Friuli finita su tutte le cronache.
Esposto anche uno striscione all’indirizzo del portiere: “Oggi solo un saluto, ad Udine il giusto tributo”. Non proprio idilliaco il messaggio, facendo intendere come nella gara di ritorno in terra udinese Maignan sarà probabilmente ancora più bersagliato, come nemico numero uno. Il rischio di sentire nuovamente cori e ululati razzisti è molto elevato.
La speranza è che il resto dei tifosi friulani siano contrati a questo accanimento e che gli eventuali segni di insoddisfazione nei confronti di Maignan si limitino a fischi ordinari, come si fa di solito contro i calciatori rivali. La Lega dovrà tenere d’occhio questa situazione sempre più tesa.
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