Clamoroso colpo di scena: si fermano campionati e coppe europee, il motivo è gravissimo. Sta accadendo proprio ora
I calciatori, più di tutti, sono i veri protagonisti del gioco del calcio. Coloro che possono decidere le partite, vincere trofei, far entusiasmare i tifosi anche con semplici colpi oltre che conquistando i successi. Insomma, senza i calciatori, va da sé che il calcio non esisterebbe.
Spesso tacciati di essere “viziati” anche per i lauti guadagni che percepiscono che ne fanno sicuramente dei privilegiati ma anche per comportamenti che possono essere definiti “discutibili” sia fuori che dentro al campo. Ciò che sta accadendo nelle ultime ore, però, non è certo una novità ma un qualcosa di singolare sì.
I calciatori sono pronti ad impuntarsi, a non scendere in campo ed a scioperare. Sì, avete letto proprio bene: via con lo sciopero e pronti a bloccare i campionati di calcio nazionali ma anche le coppe europee, dalla Champions League alle altre competizioni. Braccia incrociate insomma – anzi, piedi in questo caso considerato come siano quelli il vero strumento di lavoro – per una motivazione che è ben lecita.
Si fermano i campionati: il motivo lo spiega Rodri
Lo sciopero, infatti, è dovuto a ritmi troppo serrati per i calciatori ed a sempre meno giorni di riposo. Una situazione diventata ormai fuori controllo, tanto da attivare sia l’associazione dei calciatori che quella degli allenatori. Un problema diffuso non solo in Italia, ma in tutta Europa, soprattutto nei campionati top.
“Non so quale sia in una stagione il numero giusto di gare – ha esordito Rodri, centrocampista del Manchester City che è tornato sull’argomento – ma oltre le 50 sono troppe mentre insostenibili le 60-70“. Ritmi estenuanti, insomma, per tutti i calciatori che sono pronti a dire basta.
“Esiste anche la qualità dello spettacolo offerto, non solo il business” ha proseguito Rodri che ha poi aggiunto come “sia necessario che si occupi di noi qualcuno perché siamo i protagonisti, dobbiamo staccare e riposarci perché è importante la salute mentale“.
Rodri ha poi concluso la sua invettiva prendendo ad esempio il suo compagno di squadra Haaland, autore di un inizio di stagione davvero strepitoso. “Vedete come ha ripreso la stagione senza aver disputato l’Europeo?” si è domandato Rodri, “È tornato a essere una bestia“ ha concluso.