Confessione shock quella che arriva direttamente dall’arbitro, in questa vicenda c’entra Lionel Messi: ecco cosa è successo
Se non si tratta di una clamorosa vicenda allora poco ci manca. Nonostante siano passati un bel po’ di anni da quello che è successo, questa vicenda sta facendo molto rumore. In particolar modo in Sudamerica e, soprattutto, per colui che è l’assoluto protagonista di quanto accaduto: Lionel Messi.
Il tutto è partito da alcune rivelazioni scioccanti da parte dell’ex fischietto cileno Carlos Chandia. Quest’ultimo, oggi 59enne, ha rivelato di aver aiutato la “Pulce” nella maniera più irregolare possibile. In che occasione? Nel corso della semifinale della Copa America del 2007. Erano gli ultimi minuti dell’incontro quando l’allora direttore di gara decise di non ammonire l’attaccante dell’Inter Miami United. Il giocatore prese il pallone con le mani: doveva essere cartellino giallo, ed invece nulla.
Non una ammonizione qualunque visto che, se l’avesse ricevuta, avrebbe saltato la finale contro gli acerrimi rivali del Brasile. Non un comportamento professionale per l’arbitro che lo aveva graziato. Finita qui? Neanche per sogno visto che, a distanza di anni, il cileno ha rivelato un altro aneddoto importante: per farsi “ringraziare” aveva chiesto alla ‘Pulce’ di dargli la maglietta con la quale aveva disputato l’incontro. Ovviamente non in campo, ma dove le telecamere non c’erano.
All’epoca dei fatti Lionel Messi aveva 20 anni ma, già da qualche tempo, aveva catturato l’attenzione degli addetti del mondo del calcio visto che aveva già vinto una Liga ed una Champions League. Mentre all’epoca, con la Nazionale, aveva inizio il suo periodo di “maledizione” terminata solo nel 2021 con la vittoria della Copa America in Brasile e poi dei Mondiali in Qatar l’anno successivo.
La partita in questione era Argentina-Messico. Risultato mai messo in discussione per l’Albiceleste che trionfarono per 3-0. Messi era stato uno dei migliori in campo (con tanto di gol insieme ad Heinze e Riquelme), anche se in quel match avrebbe dovuto ricevere un sacrosanto cartellino giallo. Una ammonizione che non gli venne mai data e che gli consentì di disputare la finale.
Nel corso di una intervista rilasciata ad “El VBar Caracol” l’arbitro cileno ha rivelato: “Messi aveva già ricevuto una ammonizione. Avevo concesso 3 minuti di recupero. Dal nulla prende una palla e la trasporta con le mani in mezzo al campo. Senza alcun tipo di possibilità per il Messico di segnare. Gli dissi che quella giocata era da giallo, ma che gli sarebbe costata la maglia“.
Morale della favola? Per quell’episodio Messi ringraziò l’arbitro che gli consentì di disputare l’ultimo atto del torneo. La maglia? Il giocatore la lasciò nello spogliatoio quando andarono via tutti. A sorridere fu l’arbitro, un po’ meno la ‘Pulce’ che 4 giorni più tardi disputò la finale persa malamente contro il Brasile per 3-0.
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