Il grande goleador super bomber azzurro sceglie saggiamente di dire basta dopo tutto il calvario trascorso nell’ultimo periodo, falcidiato dagli infortuni.
Come diceva Marilyn Monroe: “Arrendersi non significa sempre essere deboli; a volte significa essere forti abbastanza da lasciar perdere”. Perché nella vita, per tutti, giunge il momento di dire basta. Di fare pace con sé stessi. Di guardare oltre, alla ricerca di nuovi orizzonti.
Il grande calciatore georgiano Levan Mchedlidze ha di recente annunciato il proprio addio al calcio giocato. Giocatore simbolo dei tifosi azzurri dell’Empoli, purtroppo perseguitato da continui e perenni infortuni che sono malauguratamente con il divenire il tratto distintivo della sua carriera.
Sono lontani i tempi in cui calciava i primi palloni in patria, tra le fila delle formazioni under del Dila Gori. Nell’anno in cui l’Italia vinceva i mondiali, l’Empoli lo preleva per il proprio settore giovanile. Già l’anno seguente è vittima di costanti infortuni, accanitisi nella zona del ginocchio.
Sul finire dell’estate del 2008, il Palermo lo preleva in prestito oneroso e ciò lo ha reso il primo calciatore georgiano della storia della società rosanero. Ad ottobre realizza il suo primo gol in serie A, andando a segno nella vittoriosa trasferta in casa della Juventus, battendo Buffon, lanciato da mister Ballardini nella gara che terminerà 2 a 1 in favore degli ospiti.
Ciononostante, la parentesi al Palermo si chiuderà in calando. Perciò fa poi ritorno all’Empoli, nel frattempo retrocesso in Serie B, a partire dall’estate 2010 e in Toscana rimarrà per un intero decennio. Il 27 marzo 2011, durante Crotone-Empoli, mette a segno la sua prima realizzazione con la maglia dell’Empoli.
Nella stagione 2013-2014 l’Empoli centra la promozione in Serie A e per Mchedlidze sembra iniziare un’altra vita. In massima serie mette a referto quattro reti, tra le quali spicca una doppietta all’ultima giornata di campionato nella sconfitta in casa per tre a quattro contro l’Inter. Ciò gli consente di divenire un beniamino dei tifosi.
Rimasto svincolato a partire dalla stagione 2020-2021, scegli fare ritorno in patria sottoscrivendo un accordo annuale con la Dinamo Tbilisi e, successivamente, con la Dinamo Batumi. Resta nuovamente svincolato dopo l’ultima esperienza, con la prestigiosa maglia del Torpedo Kutaisi. E qui sceglie di dire basta.
L’Empoli è la squadra alla quale più di ogni altra ha legato la propria carriera. In Toscana ha totalizzato la bellezza di 164 presenze, andando a bersaglio con venti gol. Chiunque pensa che avrebbe potuto raccogliere di più, però sono stati appunto questi infortuni continui a limitarlo.
Mchedlidze ha sempre palesato grande considerazione per i colori della maglia azzurra e, anche in occasione di questo prematuro annuncio, ha voluto concedere un ringraziamento speciale all’Empoli FC. Malgrado ora possa ragionevolmente sparire dai radar, concedendosi il meritato riposo in villeggiatura al mare o in uno chalet di legno, i tifosi azzurri non lo dimenticheranno.
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