Nella Juve che non perde da cinque partite, il centravanti serbo è di nuovo un caso: la sentenza arriva in diretta
Un inizio più che promettente, 4 gol nei primi match, e poi, complice un infortunio di lieve entità, lo stop. Dusan Vlahovic è di nuovo un caso nella Juventus che, invece, sembra essersi ritrovata e, quindi, pronta a dire la sua nella lotta scudetto.
Due soli punti, infatti, dividono dalla capolista Inter i bianconeri che hanno una doppia striscia aperta: non subiscono l’onta della sconfitta da 5 partite (4 vittorie e un pari) così come da 5 gare hanno la porta inviolata.
Numeri che disegnano l’ottimo stato di forma degli uomini di Max Allegri, ma che analizzati nel dettaglio fanno emergere un dato che può rappresentare un campanello d’allarme: a parte il Derby contro il Torino (2-0), i bianconeri hanno sempre vinto per 1-0 e nel trionfo casalingo contro l’Hellas Verona addirittura al 96′.
Segno delle difficoltà di Bremer e compagni nel tradurre in gol il volume di gioco creato anche perché Dusan Vlahovic ha di nuovo smarrito la via del gol tanto da essere di rimesso in discussione.
Non solo le polveri bagnate, ma il serbo non è neanche il partner ideale di Federico Chiesa, l’unico bianconero che deve sempre giocare in quanto “oggi nel calcio sei morto se non crei la superiorità numerica”, come ha sottolineato in diretta su Tv Play Fabrizio Ravanelli, uno che di gol e di Juventus se ne intende…
Ravanelli: “In questo momento meglio Kean di Vlahovic”
‘Penna bianca’ ci è andato giù pesante con Dusan Vlahovic, confessando di preferirgli in questo momento Moise Kean: “In questo momento accanto a Chiesa ora come ora metterei Kean, non Vlahovic. Il serbo e Chiesa, secondo me, sono la coppia ideale per la Juventus, soprattutto contro la Fiorentina che lascia tanto spazio dietro la linea difensiva”.
Bocciatura, dunque, in diretta di Vlahovic ed endorsement per l’ex Everton in cui l’ex attaccante bianconero si rivede: “Quando sono arrivato alla Juve ero il settimo attaccante, sono andato via che ero la seconda punta. Per scalare le gerarchie servono impegno, testa e prestazioni. Kean lo sta dimostrando: è forte fisicamente, sta migliorando tecnicamente e sta lavorando bene”.
Insomma, Fabrizio Ravanelli non ha dubbi: in questo momento Moise Kean dà più garanzie dell’ex Fiorentina, motivo per cui Allegri farebbe bene a caricare il peso dell’attacco bianconero sulle possenti spalle dell’italiano: firmato ‘penna bianca’.