Choc per la condanna ufficialmente arrivata: la squalifica durerà addirittura più di quattro anni, sino al termine dell’anno solare 2027
Siamo di fronte a un nuovo episodio brutale violenza all’interno di un terreno regolamentare di gioco nel calcio dilettantistico.
Nel cuore dell’Italia, più precisamente ci troviamo in Umbria, ad un altolocato dirigente è stata comminata una squalifica di quattro anni, a seguito di un efferato attacco rivolto nei confronti del direttore di gara al termine di una partita.
È storia recentissima: tutto ciò si è verificato domenica 22 ottobre, in conclusione di una gara valevole per il girone A della Seconda Categoria umbra che vedeva coinvolti il Taulantet ed il Promano. Una disputa avvincente e sempre sul filo del rasoio, terminata sul punteggio di 2 a 2 per parte. Per i padroni di casa sono andati a segno S. Kurti e D. Farruku, gli ospiti hanno risposto per le rime con M. Sfaldaroli e A. Fabbri.
Una volta terminata la contesa, gli animi sono rimasti incandescenti. Il direttore di gara, Catalin Mariut, era rivolto verso alcuni componenti della panchina di casa, intento a confabulare con loro. Uno dei dirigenti del team ospite, Mirko Calderini, lo ha inaspettatamente aggredito, stando a quanto riporta il referto del Comitato Regionale Umbria della Lega Nazionale Dilettanti “con un’azione violenta e improvvisa, connotata da particolare aggressività”.
Attimi di panico per il povero ed innocente direttore di gara, costretto dal verificarsi degli eventi a farsi prestare cure mediche presso il pronto soccorso di Perugia, dove si è recato a seguito dell’infame episodio e gli è stata assegnata una prognosi di sette giorni con tanto di collare di Schanz da indossare obbligatoriamente.
Punizione esemplare per il gaglioffo che si è macchiato di tale crimine
La diagnosi parla chiaro: un trauma contusivo del rachide al passaggio cervicodorsale da aggressione. Tanto per renderci conto della portata immane dell’attacco perpetrato ai danni del signor Mariut che, stando a quanto messo per iscritto dallo stesso direttore nel referto poi compilato, sarebbe stato colpito alla base del collo.
Ne è conseguita una punizione esemplare, giunta nientemeno che dal giudice sportivo territoriale, il legale Marco Brusco.
A Calderini è stata comminata una squalifica di quattro anni, che terminerà il 31 dicembre 2027. Nel testo redatto dal dottor Brusco si legge infatti che “al termine della partita, mentre l’arbitro conversava con l’allenatore del Taulantet, con una azione violenta ed improvvisa, connotata da particolare aggressività, colpiva il direttore di gara alla base del collo provocandogli fortissimo dolore”.
Tutto ciò per quanto concerne la giustizia sportiva. Ora il dirigente reo di tali atti avrà la possibilità di replicare con la sua versione dei fatti. Parallelamente però potrebbe pure procedere la giustizia penale, purché venga fatta denunzia da parte dell’arbitro Mariut. Rimane comunque un ennesimo, innumerevole, episodio di violenza sui campi da gioco.