La situazione riguardante questo giocatore si è aggravata ulteriormente: adesso la Procura è intenzionata a prendere provvedimenti
Nel mondo del calcio, in particolare quello nostrano, il periodo attuale non è poi così tanto florido a livello di cronaca. Gli scandali abbondano, così come i provvedimenti da parte delle autorità competenti. Questo, oltre a non contribuire positivamente al benessere del movimento, sta evidenziando una serie di problemi davanti ai quali non si può più fare finta di niente.
Questa volta è toccato ad una sentenza di vecchia data, che sembra essere giunta ‘finalmente’ ad un punto di svolta.
Per via di quanto commesso, il giocatore in questione rischia un provvedimento che più rigido non si può, ovvero la radiazione dal calcio professionistico fino a data da destinarsi.
La figura in questione è rappresentata da un calciatore di nazionalità italiana, che fino a poco tempo fa era considerato un giovane di prospettiva. Almeno prima che le vicende giudiziarie prendessero il sopravvento sulla sua carriera.
Il giocatore citato è Manolo Portanova, di proprietà del Genoa e in prestito alla Reggiana, club recentemente promosso in Serie B.
La sua vicenda tempo fa suscitò parecchio scalpore nell’opinione pubblica. L’attaccante ex Juventus è infatti accusato in primo grado per violenza sessuale di gruppo, e il provvedimento inizialmente diramato riguardava sei anni di reclusione. Tuttavia per il classe 2000 non sembra essere finita qui.
Il giocatore è nei guai: rischio radiazione
Facendo un breve passo indietro nel tempo, bisognerà riportare la propria mente alla fine del mese di maggio del 2021, dove il giocatore insieme ad altri suoi amici e conoscenti avrebbe abusato sessualmente di una giovane studentessa, la quale si è poi dovuta sottoporre a circa 30 giorni di prognosi riservata. Una volta superata la convalescenza, la diretta interessata si è decisa a sporgere denuncia. Dopo aver effettuato i dovuti accertamenti e posto il giocatore in stato domiciliare, il processo ha confermato le accuse che gli sono state rivolte.
Alla luce di quanto accaduto, sembra che al giocatore possa venir negato di poter giocare a livello professionistico, causa radiazione per l’appunto. Il Collegio di Garanzia presieduto dal Coni ha infatti richiesto anche un periodo di sospensione dall’attività sportiva di circa 5 anni, oltre alla reclusione che quasi certamente il giovane dovrà affrontare. Una situazione a dir poco controversa, che a breve potrebbe concludersi nel nome della giustizia.