Un rossonero è stato sospeso dal suo club per ragioni disciplinari che stanno facendo molto discutere: ecco la situazione del giocatore
È arrivata la sospensione ufficiale, al momento a tempo indeterminato. Un segnale di quanto il club rossonero ritenga seria la situazione e condannabile il comportamento del suo giocatore. Ma questa decisione sta già sollevando discussioni e critiche, visto che potrebbe non essere l’unica, in un clima generale che si fa sempre più teso. Al centro di tutto c’è infatti una situazione che ha ben poco a che vedere con il calcio, ma non può non influenzarlo.
Al centro del discorso c’è infatti la politica internazionale, con il nuovo conflitto tra Israele e Hamas. Non sono pochi i giocatori che hanno preso posizione sui social su quello che sta succedendo, come ad esempio l’attaccante egiziano del Liverpool Mohamed Salah.
Diversi calciatori arabi e musulmani hanno parlato in favore della causa palestinese, ma alcuni hanno probabilmente ecceduto nei termini e nei contenuti pubblicati online.
Uno di essi proprio un giocatore rossonero, Youcef Atal, terzino destro del Nizza, 27 anni d’età e di cittadinanza algerina.
L’Algeria è uno dei paesi maggiormente schierati in favore della Palestina, se pensiamo che la Federcalcio ha annunciato che ospiterà le prossime gare della nazionale palestinese.
In più, i campionati nel paese nordafricano sono stati sospesi come gesto di solidarietà verso la popolazione di Gaza. Durante una partita della nazionale, Mahrez e altri due compagni hanno posato con una bandiera palestinese.
Il caso di Atal è abbastanza particolare, dato che il difensore del Nizza ha pubblicato online un video di un predicatore musulmano che invocava “una giornata nera per gli ebrei”. Il calciatore rossonero ha poi rimosso il video e si è scusato, prendendo le distanze da qualsivoglia messaggio d’odio, ma questo non è bastato.
Il Nizza ha subito deciso di avere una discussione col calciatore, dopo la quale è stata comunicata la sua sospensione a tempo indeterminato.
Quello di Atal non è però l’unico caso simile, perché anche in Germania Anwar El Ghazi è stato sospeso dal Mainz per un controverso messaggio pro-palestinese.
Lo stesso dicasi per Noussair Mazraoui, che attualmente non si sta allenando con il Bayern dopo essersi espresso a favore di Gaza. Nel frattempo, in Francia infuria la polemica su Karim Benzema, accusato a sorpresa dal Ministro dell’Interno di essere legato al gruppo fondamentalista Fratelli Musulmani.
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