Recentemente un calciatore di Ligue 1 è stato accusato di aver istigato al terrorismo tramite un post sui social network
Nelle scorse ore, un calciatore del Nizza, si è trovato coinvolto in una delicata situazione legale dopo aver condiviso sui social un video di un predicatore palestinese estremista che sperava in una “giornata nera per gli ebrei” durante gli scontri a Gaza.
Stiamo parlando di Youcef Atal, terzino algerino del Nizza, club di Ligue 1. Questo post ha rapidamente scatenato una serie di polemiche e problemi legali, compresa l’apertura di un’indagine per “apologia del terrorismo”.
Secondo quanto riportato da ‘sportface.it’, la procura di Nizza ha annunciato che Atal è accusato di “istigazione al terrorismo e di pubblica provocazione all’odio o alla violenza basata su una religione specifica”. Tali, sono gravi accuse che potrebbero avere conseguenze significative per il calciatore algerino e la sua carriera.
Il presidente del partito repubblicano, Eric Ciotti, ha dichiarato di non poter tollerare questi messaggi, a prescindere dallo status della persona. E ovviamente il fatto che si tratti di un calciatore non implica che vada necessariamente giustificato. Tali parole mostrano la gravità della situazione in cui si trova il terzino classe 1996, oltre all’attenzione mediatica che sta ricevendo nelle ultime ore.
Atal coinvolto mediaticamente nel conflitto isreaelo-palestinese: ecco cosa sta succedendo
In seguito alle reazioni piuttosto dure e negative, oltre alle crescenti polemiche, il calciatore ha rimosso il post dai suoi account social e ha cercato di scusarsi pubblicamente.
Attraverso i social, Atal ha scritto: “Sono consapevole che la mia pubblicazione abbia scioccato diverse persone: non era mia intenzione e me ne scuso. Vorrei chiarire il mio punto di vista senza alcuna ambiguità: condanno fermamente ogni forma di violenza, ovunque nel mondo, e sostengo tutte le vittime. Non sosterrò mai un messaggio di odio. La pace è un ideale in cui credo fermamente”.
Tuttavia, nonostante le scuse e l’intento di distanziarsi dalla violenza che si sta creando durante questi giorni di guerra, la situazione legale di Atal rimane piuttosto critica.
Le accuse di apologia del terrorismo e incitamento allo stesso sono estremamente gravi e potrebbero portare a conseguenze legali decisamente significative, tra cui delle multe, una possibile sospensione o addirittura una squalifica di lungo periodo.
Prossimamente, con molte probabilità, vedremo come si svilupperà questa vicenda e come Atal affronterà le accuse di istigazione al terrorismo nei prossimi mesi.