Nicolò Zaniolo prova a difendersi dopo essere rimasto coinvolto nel caso scommesse ed essere allontanato dal ritiro della Nazionale. Nel frattempo, il giocatore è tornato in Inghilterra
Non sono giorni semplici quelli che sta vivendo la Nazionale guidata da Luciano Spalletti, alle prese con gli impegni per le qualificazioni a Euro 2024, ma travolta dallo scandalo scommesse che ha per ora visto coinvolto Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali. Entrambi i giocatori sono già stati interrogati e raggiunti da un avviso di garanzia, in attesa di capire come evolveranno le cose i due hanno già lasciato il ritiro.
L’attaccante è stato già iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di “esercizio abusivo di attività di giuoco o di scommessa” prevista all’art. 4 della legge 401 del 198. Nel frattempo, ne ha approfittato per raggiungere i compagni di squadra dell’Aston Villa, dove ora gioca, pensando che concentrarsi sugli allenamenti possa permettergli di allontanare i pensieri che possono esserci in questo momento.
In occasione del primo interrogatorio fatto a Coverciano, da non considerare come formale, Nicolò Zaniolo ha provato a difendersi dalle accuse che gli sono state avanzate dalla Procura della Repubblica di Torino.
Scandalo scommesse: la difesa di Zaniolo
In questa circostanza lui ha riferito di non avere mai scommesso sul calcio. Il calciatore ha però ammesso di aver giocato a blackjack su un portale che non sapeva essere illegale.
L’Aston Villa sta seguendo la situazione e ha provato a rassicurare il giocatore attraverso il ds Monchi. Il club, infatti, è convinto che la versione dei fatti data dall’attaccante corrisponda alla verità, proprio per questo non ci sarebbe motivo per preoccuparsi.
Giocare su un sito non autorizzato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli dal punto di vista penale potrebbe portare a una multa.
Non sarebbero invece previste sanzioni sul piano sportivo. A riguardo l’articolo 24 del Codice di giustizia sportiva parla chiaro. I soggetti dell’ordinamento federale, quindi anche i calciatori, “non possono effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso i soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della Figc, della Fifa e della Uefa”. Le verifiche effettuate anche dalla FIGC saranno quindi volte a capire su cosa abbiano scommesso i due azzurri.
Non è escluso si debba ora chiarire anche la posizione di Francesca Costa, la mamma di Zaniolo, tirata in ballo da Fabrizio Corona.
“Lei avrebbe avuto un ruolo, sembra che fosse lei a gestire gli affari del figlio e che fosse a conoscenza di tutto”, così viene riportato.
In difesa dei compagni di squadra è intervenuto Gianluigi Donnarumma: “Non ho avuto modo di parlare con loro. Ci dispiace tanto. Noi comunque gli staremo vicino“.