La rivelazione inaspettata da parte di chi conosce bene il noto campione internazionale lascia interdetti, ma conferma un momento davvero drammatico.
Da circa un anno a questa parte l’incubo è la condizione costante della famiglia dell’ormai ex calciatore. Dopo aver coronato di gloria il suo percorso professionale, esaltato sopratutto dall’esperienza al Barcellona ma anche alla Juventus e al PSG, quello personale è finito in tragedia. Fra terribili accuse e carcere.
Si tratta del brasiliano Dani Alves, il quale sta trascorrendo i suoi giorni in un penitenziario di Barcellona in attesa di scoprire la verità fra udienze e processi circa le accuse di violenza sessuale. Questa sarebbe stata consumata ai danni di una giovane donna in una discoteca catalana lo scorso 30 dicembre 2022. La ragazza, dopo aver denunciato quanto presumibilmente accaduto nel bagno del locale, è impegnata a far valere la sua giustizia personale. Nel contempo è in cura psicologica per i risvolti delicati dell’accaduto.
Tramite i suoi legali Dani Alves ha chiesto più volte la libertà provvisoria. Ma gli è stata negata dal giudice per pericolo di fuga. Quindi, dopo aver cambiato la sua strategia difensiva e aver convocato altri avvocati, il calciatore continua a definire il suo percorso, sperando di uscire scagionato da accuse pesanti e prove più o meno pregnanti.
Dani Alves, l’ex moglie non lo perdona: “Per me è morto”
Non soltanto la sua carriera è stata stroncata e innanzitutto la sua reputazione distrutta, Dani Alves ha perso anche i riferimenti affettivi. Sua moglie, la nota modella spagnola Joana Sanz, pur cercando di restargli accanto nei limiti del possibile, è stata travolta da un uragano che l’ha emotivamente allontanata da Dani Alves. Un uomo che si è rivelato tutt’altro sia a livello personale che matrimoniale. Proprio a tal proposito spiazzano le parole della sua ex consorte, Dinorah Santana, che è decisamente più netta dell’ultima moglie del brasiliano.
Intervenuta al programma iberico, ‘Cuatro al día’, la donna ha parlato dell’ex compagno e delle accuse di violenza sessuale: “Per me è morto. Non esiste più. Tutto quanto ho dichiarato, senza alcuna pressione, l’ho fatto per aiutare il padre dei miei figli. Sono stata anche usata”. La donna non scende più a compromesso con la possibilità della mancata colpevolezza dell’ex compagno, anzi afferma: “Essere figli di un presunto stupratore è molto spiacevole, voglio che sparisca dalla mia vita”.