La decisione sembra ormai presa, lascia la squadra in maniera definitiva: addio rinnovo
Ancora presto per parlare di mercato e di trattative, di rinnovi di contratto e quant’altro. Ma indubbiamente nel momento della pausa delle Nazionali calciatori e procuratori ne approfittano per discutere con le rispettive società della loro situazione personale.
Sembra proprio questo il caso di un veterano in forza alla Lazio che nell’ultimo periodo ha contribuito non poco a far risalire la china alla squadra di Maurizio Sarri, non proprio esaltante in questa prima parte di stagione. Arriva l’annuncio e ciò spinge la società biancoceleste a correre subito ai ripari per il futuro in modo da non farsi trovare impreparata.
Qualche sentore già c’era, l’età è quella che è ma la classe non si discute. Se ti chiami Pedro e hai alle spalle un passato così importante, fatto di successi in Spagna e in Premier League, sei decisivo in ogni match, che sia di Serie A o di Champions League. Pedro avrebbe così deciso di non rinnovare con il club di Claudio Lotito per, molto probabilmente, concludere la propria carriera nella sua città natale.
Lazio, Pedro non rinnova: addio a giugno
Stando alle indiscrezioni rilanciate dalla Gazzetta dello Sport, l’asso della Lazio avrebbe deciso di non rinnovare il suo contratto in scadenza con il club biancoceleste e quindi di non esercitare l’opzione di rinnovo fino al 2025 inserita nel suo contratto firmato lo scorso giugno. Una decisione improvvisa ma che non sorprende più di tanto: Pedro ha 36 anni, rimane un grande calciatore ma non può assicurare la brillantezza di un tempo.
Sempre secondo la Rosea, l’intenzione di Pedro sarebbe quella di tornarsene in Spagna e di aggregarsi alla squadra del Tenerife, formazione della città natale del 36enne che gli permetterà di concludere la carriera l’entusiasmo dei suoi tifosi.
Una decisione sicuramente sofferta, ma tutto fa propendere che l’ex asso di Barcellona e Chelsea continuerà a rivelarsi decisivo con la maglia della Lazio, come ha del resto fatto nell’ultimo periodo rivelandosi un fattore fondamentale nelle sfide di campionato e di Champions League (suo, tra l’altro, il gol decisivo contro il Celtic che ha permesso alla squadra di Sarri di rimanere in testa al proprio girone). Sarri – che lo ha allenato anche ai tempi del Chelsea – continua a considerarlo un giocatore fondamentale per la sua squadra.