Nel mondo del calcio le sorprese sono sempre all’ordine del giorno e questa rappresenta davvero un qualcosa di totalmente inaspettato. Il campione ed icona del mondo del calcio ha deciso di far causa alla sua ex squadra chiedendo un risarcimento davvero molto importante. Andiamo a vedere le ultime di una situazione che ha del paradossale.
Anche i legami più lunghi e duraturi possono interrompersi in maniera brusca e dolorosa per entrambe le parti in causa. Succede qualcosa di molto simile in molte coppie ed è praticamente all’ordine del giorno nel mondo del calcio. Stavolta ad andare per vie legali contro la sua ex squadra è un campione che ha scritto pagine indelebili. Di questo sport ma anche della storia del club in questione. Stavolta, però, sembra avere tutte le intenzioni di affrontarlo non sul rettangolo verde, come accadeva magari in passato quando indossava altre maglie, ma in una aula di Tribunale. Chiede, infatti, un risarcimento milionario.
Il campione contro la sua ex squadra
Non è raro che, per questioni legati a sponsorizzazioni o a fattori dei più disparati in senso assoluto, un calciatore faccia causa ad una sua ex squadra. Il caso Cristiano Ronaldo contro la Juventus, in tal senso, è emblematico. Stavolta, però, balza agli onori della cronaca una ex stella del calcio italiano, vale a dire Cafù.
“Il Pendolino“, infatti, ha deciso di far causa alla Roma. Il tutto per un contratto per diventare testimonial del club nel 2019 per la sponsorizzazione con Qatar AirWays. Il brasiliano, poi, è rimasto in attesa di un segnale da parte dell’allora presidente Pallotta per trovare una quadra economica. Il video da lui registrato è stato utilizzato per lo sponsor, ma lui non è stato pagato. Anche dopo il cambio in società e l’arrivo dei Friedkin.
Cafù contro la Roma, chiesto risarcimento milionario
Cafù ha indossato la maglia della Roma per 6 stagioni e proprio in virtù del legame creato in quegli anni non ha mai fatto causa, fino a questo momento, al club. La vicenda ora subisce uno sviluppo. Non avendo ricevuto alcuna risposta, il giocatore ha deciso di intraprendere le vie legali. Basandosi sul fatto che il video in questione è stato usato per 46 mesi e gli attuali compensi dell’ex calciatore, lui ed il suo legale chiedono un risarcimento di 12 milioni circa.