L’attaccante giallorosso parla direttamente dal ritiro della nazionale della sua esperienza alla Roma e delle pregresse vicende estive che hanno coinvolto l’Inter
Lukaku a brevissimo sarà impegnato con il suo Belgio nelle gare contro Austria e contro Svezia valevoli per la qualificazione ai campionati europei di calcio del 2024. Entrambi i match sono delicati e importanti, vista la situazione di classifica e le recenti delusioni dei diavoli rossi che non hanno brillato ai mondiali un anno fa in Qatar.
Romelu Lukaku si trova costretto a rispondere a perniciose domande giornalistiche inerenti alla sua squadra di club, la Roma, per la quale è sempre più importante.
Il centravanti, giunto nella capitale durante l’ultima sessione di compravendita dei calciatori a seguito di un’estate turbolenta, dalla location in cui il Belgio si trova in ritiro ha disvelato qualche segreto, la cui conoscenza era riservata a solo pochi eletti, di quel che è successo nei mesi addietro nel momento in cui pareva in procinto di fare rientro all’Inter e successivamente di passare alla Juventus, cosa che non si è concretizzata.
In conferenza stampa, l’attaccante belga si fa forte del fatto che molti dei giornalisti presenti lo conoscono e che tutti loro siano al corrente del fatto che non gli piaccia girare attorno ad un argomento, senza addentrarsi a sufficienza nei dettagli e snocciolare ogni minimo particolare. “Parlerò per tempo…”, ha detto.
Dopo quell’incipit serafico, Lukaku prosegue: “Se dicessi davvero come è andata l’estate scorsa, tutti rimarrebbero scioccati”.
La vicenda aveva assunto le connotazioni di una telenovela capace di tenere tutti con il fiato sospeso, il pensiero di sapere esattamente cosa stesse succedendo era divenuto un chiodo fisso che attanagliava le menti di miglia e migliaia di tifosi.
Lukaku dice e non dice: cosa è realmente accaduto prima della finale di Champions tra Inter e Manchester?
“Ci sono stati momenti in cui ho pensato davvero di poter esplodere – confessa il gigante buono mostrando tutta quell’umanità che a volte non traspare dal suo sguardo da duro – cinque anni fa probabilmente non mi sarei tirato indietro e lo avrei fatto”. Poi si arriva al dunque, il vero nocciolo della questione: la finale di Champions persa.
“Le occasioni sprecate a Istanbul? – dice in riferimento alle tre nitidissime occasioni sbagliate a tu per tu con il portiere del Manchester City – Mi sentivo a disagio, la mente era fuori posto per quello che era successo nei giorni prima. Di questo parlerò più avanti”.
Segno del fatto che sia ancora presto per togliere i canestrelli al ragù dal paiolo, ogni cosa va affrontata a suo tempo.
Si passa dunque alle note liete, come l’arrivo nella capitale italiana grazie all’amico Radja Nainggolan e le parole lusinghiere nei confronti di José Mourinho, suo attuale mister: “Mi sono trovato subito bene, sin dall’inizio della trattativa. Ringrazio pubblicamente Radja per il contatto con la società e per avermi informato su squadra e tifosi. Ho avuto pure diverse conversazioni con Mourinho prima di firmare”.