Il top club d’Oltremanica continua a pensare al futuro della panchina: ecco cosa ha deciso in merito alla situazione attuale
Mai così male dalla stagione 1989/1990, un’era geologica pensando a quanto il calcio si sia evoluto nel corso degli ultimi trent’anni. Una credibilità che prima pareva intoccabile spezzata da un gioco scialbo e fin troppo spesso condizionato da errori individuali.
Pur di sistemare il sistemabile, l’allenatore sta pensando a veramente di tutto: ma sia i calciatori che la dirigenza stanno oramai percependo tutte le difficoltà gestionali. E pochi margini di miglioramento si palesano all’orizzonte se il Manchester United è quello visto in casa contro il Galatasaray: a tratti dominante in campo, in altri fin troppo debole per rispondere all’avversario.
L’unica certezza in questo momento è che la panchina di Erik ten Hag continua a traballare. I risultati magri dell’ultimo mese ne sono la dimostrazione lampante: quattro sconfitte nelle prime sette giornate di Premier League – di cui l’ultima in casa contro il Crystal Palace – e due sconfitte nelle prime due giornate di Champions League contro Bayern Monaco e Galatasaray. Peggio di così era impossibile e ora i tifosi stanno cominciando a mostrare qualche segno di fiducia nei confronti dell’allenatore.
L’olandese ha chiesto alla proprietà del club, la famiglia Glazer, più di 200 milioni di euro lo scorso mercato: sono arrivati giocatori interessanti e forti come Rasmus Hojlund – che già si è messo in luce quest’anno malgrado i pochi minuti giocati per via di un infortunio -, Sofyan Amrabat e Mason Mount.
Bisogna invece stendere un velo pietoso per quanto riguarda André Onana, acquistato dall’Inter per circa 52 milioni di euro: uno dei portieri col peggior rendimento in Europa in questo momento e le cui fragilità si sono ben viste contro il Galatasaray.
Nonostante questo ten Hag rimane saldamente in panchina, il motivo è semplice: gode ancora di una certa credibilità da parte della società e quindi molto probabilmente si andrà avanti con lui. Ma i tifosi non sono certo contenti di vedere il proprio United annaspare contro club con meno storia e qualità; ed è altrettanto chiaro che se nelle prossime settimane dovessero arrivare ancora sconfitte, sia in campionato che in Champions, i Glazer potrebbero scegliere di dare il benservito all’ex Ajax.
L’unica cosa certa è che il futuro di ten Hag è nelle sue stessi mani dello stesso olandese. Le prossima partita contro il Brentford prima della pausa delle Nazionali sarà forse già decisiva per la sua permanenza all’Old Trafford.
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