I sostenitori di Alex Zanardi e grandi appassionati dello sport non sono rimasti indifferenti dinanzi alla notizia: l’emozione è tanta ed è appena successo
La carriera di Alex Zanardi da pilota automobilistico a paraciclista ha coinvolto sportivamente ed emotivamente le platee. La sua storia, sulla quale purtroppo hanno inciso incidenti e infortuni, non hanno mai frenato la sua scesa, fino a trasformarlo in un esempio di superamento cosante e ispirazione. L’ultimo traguardo raggiunto rappresenta un’ulteriore tappa di gioia e soddisfazione.
Si è appena conclusa, dopo 22 tappe e un totale di 1.800 km, la staffetta paralimpica sotto la Torre Eiffel, “Obiettivo Tricolore”. Competizione ideata proprio da Alex Zanardi con lo scopo di diffondere un messaggio di inclusione e resilienza. Da Cortina d’Ampezzo alla capitale francese per un totale di 3 settimane e 70 atleti coinvolti, reclutati da Zanardi attraverso il progetto “Obiettiv3”. I paralimpici hanno attraverso più regione dal Veneto alla Valle D’Aosta e in Francia dall’Alvernia alla Borgogna. Sempre in sella, fra handbike, biciclette, carrozzine olimpiche, di corsa e canoa. A spinta di gambe e braccia.
Il luogo decretato come tappa finale, ovvero Parigi, ha svolto anche un ruolo simbolico, siccome nel prossimo triennio fra Cortina d’Ampezzo e Parigi ci saranno i Giochi Olimpici e paralimpici sia estiva che invernali. Il testimone è giunto sotto la Torre più famosa d’Europa, portato da Marta Antoniucci (paraciclismo), Pierluigi Maggio (paratriathlon), Eleonora Mele (paraciclismo), Leonardo Percoco (handbike) e Ivan Territo (paratriathlon).
Alex Zanardi regala ancora emozioni incredibili: è accaduto a Parigi
L’edizione di “Obiettivo Tricolore” è stata la quarta con tanti campioni che hanno fatto da testimonial alla nobile iniziativa. Ad esempio c’era Giusy Versace, oggi Senatrice della Repubblica. Poi, il duo di attori comici, Paolo Kessisoglu e Luca Bizzarri. Fra gli altri anche Francesco Moser, Paolo Bettini e le nuotatrici paralimpiche Laura Mahieu e Ludivine Munos. L’iniziativa è sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna nel merito della Sport Valley, che traina i medesimi valori difesi dalla kermesse, che ha trovato numerose aziende da sponsor.
La responsabile marketing e comunicazione di Obiettiv3, Barbara Manni, ha raccontato pubblicamente che attraversare la Francia è stata un’esperienza incredibile. Durante tutte le tappe gli atleti hanno avvertito calore e affetto, sia dai passanti tifosi che dalle istituzioni: “In quattro anni, dopo migliaia di chilometri e centinaia di tappe, “Obiettivo Tricolore” ha finalmente varcato per la prima volta i confini nazionali per diffondere anche in terra francese il messaggio di uno sport senza confini”. Infine sottolinea la Manni, ancora una volta è stato dimostrato che “le disabilità fisiche e mentali non sono un limite. Ma una diversa opportunità di vita”.