In caso di addio di Sarri circola già il nome del prossimo allenatore della Lazio: per il tecnico toscano si tratterebbe di un déjà vu
La stagione della Lazio non è certamente cominciata nel migliore dei modi. I tifosi biancocelesti, dopo l’ottimo secondo posto dello scorso anno alle spalle del Napoli, immaginavano un inizio di campionato decisamente diverso per gli uomini allenati da Maurizio Sarri. Invece la Lazio, assieme alla Roma, è la big che sta facendo più fatica, come si può vedere anche dal ritardo in classifica.
Finora i biancocelesti sono riusciti a conquistare un solo successo, seppure in casa dei campioni d’Italia in carica. La vittoria al Maradona contro il Napoli è rimasta finora l’unica affermazione stagionale: la truppa di Sarri è già caduta tre volte e ha dovuto accontentarsi del pareggio nell’ultima gara casalinga contro il Monza.
Risultati che stanno mettendo in discussione la posizione del tecnico ex Juve e Napoli, a cui non è bastato nemmeno il pareggio in extremis conquistato in Champions League contro l’Atletico Madrid per allontanare le voci su un suo possibile allontanamento dalla panchina laziale.
Al momento l’eventuale esonero di Sarri sembra ancora uno scenario molto lontano, ma le prossime sfide saranno decisive per capire il futuro dell’allenatore toscano. La Lazio conferma la piena fiducia al tecnico, però al tempo stesso si guarda intorno per farsi trovare pronta in caso la situazione precipitasse.
Ma quali sono i profili più apprezzati dalla dirigenza biancoceleste in caso si rendesse necessario un cambio di guida tecnica? Stando alle ultime voci, se proprio il rapporto tra la Lazio e Sarri dovesse volgere al termine prima del tempo il club capitolino avrebbe già pronto il possibile sostituto.
Si tratta di Igor Tudor, attualmente senza squadra dopo aver condotto il Marsiglia nella scorsa stagione. L’allenatore croato ha concluso al terzo posto la scorsa Ligue 1 ma ciò non gli è bastato per ottenere la riconferma. Tudor gradirebbe tornare in Serie A, dove si è fatto apprezzare con il gioco espresso dal suo Verona: con lui gli scaligeri chiusero al nono posto con 53 punti nella stagione 2021-2022.
Per Sarri si tratterebbe di rivivere una situazione già vissuta nell’estate 2020, quando da allenatore della Juventus venne sollevato dall’incarico dopo l’eliminazione in Champions League. All’epoca, infatti, i vertici juventini scelsero di puntare su Andrea Pirlo e anche su Igor Tudor, che svolse il ruolo di allenatore in seconda del ‘Maestro’.
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