Un grave lutto ha colpito un campione della nostra Serie A: i tifosi e tutto il mondo dello sport si stringono attorno a lui
Non è un buon momento per il calcio italiano e, in particolare, per la Serie A. No, non c’entrano le annose criticità di un sistema che fa acqua da tutte le parti e che macina debiti (3.6 miliardi di euro nelle ultime tre stagioni) nonostante ricavi diretti totali di 5 miliardi di euro e un impatto sul PIL stimato in oltre 11.1 miliardi di euro secondo quanto si legge in ‘ReportCalcio’, il rapporto annuale sul calcio italiano e internazionale sviluppato dal Centro Studi Figc in collaborazione con Arel e PwC Italia.
Come se una maledizione si fosse abbattuta sulla Serie A, uno dopo l’altro ci stanno lasciando tanti protagonisti del nostro calcio: da Luca Vialli a Sinisa Mihajlovic, entrambi strappati all’affetto dei loro cari e dei tifosi da due mali incurabili (rispettivamente tumore al pancreas e leucemia) passando per l’indimenticabile Carletto Mazzone, tecnico compianto dai tifosi di tutti i club in quanto simbolo di un calcio romantico che non esiste più.
E quando non sono gli idoli degli stadi ad abbandonare questo mondo, la scheletrica ‘mietitrice’ vestita di nero fa visita ai loro più stretti congiunti.
Grave lutto per Matteo Politano: è morto il suocero
Il grande Bill Shankly, il tecnico che negli anni sessanta del secolo scorso ha gettato le basi della leggenda dei Reds risollevandoli dalle sabbie mobili della Seconda Divisione, sfatava il mito che il calcio sia una questione di vita o di morte con la più nota delle sue ‘perle’ di saggezza calcistica: “Alcuni pensano che il calcio sia una questione di vita o di morte. Non sono d’accordo. Posso assicurarvi che è molto, molto di più”.
Eppure, per tutto il rispetto per chi, come recita la targa incisa sul basamento della sua statua che troneggia davanti al gate della mitica ‘Kop’, ‘made people happy‘ (‘ha reso felice la gente’), ci sono cose che contano molto di più di una partita di calcio.
Ragion per la quale Matteo Politano ha giocato con il cuore gonfio di dolore il match di Champions League che il suo Napoli ha vinto in casa dello Sporting Braga, grazie alla rete di Di Lorenzo e all’autogol nel finale di Niakaté, per la scomparsa del suocero poche ore prima del fischio d’inizio.
Un match particolarmente difficile proprio per quel peso, come ha ammesso lo stesso esterno azzurro nel commosso ricordo del suocero affidato ai suoi canali social, che gravava sul suo cuore: “È stata una partita complicata perché quando perdi una persona a cui tieni, il resto conta meno. Grazie per tutto quello che hai fatto, resterà per sempre il ricordo di una persona splendida. Riposa in pace super pazzo Dino. So che da lassù avremo un angelo che tiferà per sempre Napoli“.
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