Estate finita? Neanche per sogno. La celebre artista si gode ancora gli ultimi scorci di sole direttamente dalla splendida località marittima della Sardegna.
Circa quattro decadi ci separano dalla sua voce squillante che cantava “Boys” ma anche “Sexy Girl”. Nei migliori cinema del nostro Paese debuttava Grandi magazzini (pellicola a cui presero parte attori celebri quali Enrico Montesano e Paolo Villaggio, giusto per fare due nomi) in una delle ultime collaborazioni registiche di Castellano e Pipolo. E lei era lì dinnanzi a tutti a bucare lo schermo.
Dopo tutto questo tempo, Sabrina Salerno continua a far saltare di gioia gli italiani, in tutto lo stivale, da nord a sud e sulle isole specie la Sardegna in cui è in questi giorni ospite.
Oggi più che mai. Talento precoce, già solo da diciottenne appare tutt’altro che una semplice principiante.
Grazie alla sua qualità vocale ben al di sopra della media, diviene subitaneamente sovrana incontrastata di ogni radiostazione che seguita a trasmettere i suoi pezzi musicali a spron battuto.
Un esordio fragoroso che già nelle prime ore comincia ad espandersi pure altrove. Salerno è un’artista di livello globale, un’icona dell’Italia all’estero alla pari dei cantanti lirici e delle automobili di lusso.
Il vecchio continente nella sua interezza si accorge del suo arrivo e oltremanica c’è chi vede Salerno come figura sottraente di un successo che le sembrava ormai assodato… Samantha Fox, alla faccia di chi non vuole fare nomi!
Gli anni della maturità artistica e il rinnovamento sulle scene
Come detto, i riflettori non le staccano gli occhi di dosso. Naturale che continuino a scritturarla per i blockbuster principali, ad esempio Jolly Blu: film in cui si presta alla consacrazione del giovane collega Max Pezzali recitando nel ruolo di Annabella (il “mito” del bar). Oppure in Le foto di Gioia, film di stampo thrilleristico e orrorifico del 1987, diretto dall’illustre maestro Lamberto Bava.
Ora che la seconda stagione in ordine alfabetico è ormai prossima alla sua conclusione, Salerno non vuole in ogni caso arrendersi al regolare e naturale epilogo del decorso delle stagioni. C’è ancora modo di godersi qualche raggio di sole, anche se…
“Ci vogliono tre mesi – si legge nella didascalia di uno dei suoi ultimi post su Instagram – per avere un abbronzatura decente, una settimana per perderla…”. Perché questa è la crudeltà dell’estate, tanto bella che le altre le girano attorno: l’autunno la ricorda, l’inverno la invoca mentre la primavera la invidia.
