Lionel Messi e il nutrizionista italiano che lo ha aiutato a vincere la sua battaglia. Ecco tutti i particolari
La rinascita di Lionel Messi, suggellata dal trionfo ai Mondiali in Qatar e dalla seconda giovinezza che sta vivendo negli Usa nelle file dell’Inter Miami dove è tornato a essere decisivo come ai tempi del Barcellona, è merito, oltre che del suo straordinario talento, di un nutrizionista italiano.
La straordinaria carriera di Messi, nel cui palmares spiccano, oltre alla già citata Coppa del Mondo, ben 7 Palloni d’Oro, rischiava di andare in frantumi a seguito di una serie di infortuni e di uno stile di vita che stavano minando la sua forma fisica.
L’ex stella del Barcellona per anni si è nutrito di pizze, bibite gassate e carne rossa. Un regime dietetico, dunque, ‘tossico’ per uno sportivo d’elité tant’è vero che quando aveva solo 26 anni, ed era quindi nel pieno della sua maturità calcistica, il suo corpo gli ha presentato il conto sotto forma di conati di vomito in campo.
Un problema venuto platealmente a galla durante la finale del Mondiale 2014 tra l’Albiceleste e la Germania quando la ‘Pulce’ fu preda dei conati di vomito prima del fischio d’inizio e che anche per tale motivo vagò come un’ombra per il campo per tutto il match.
Messi e il nutrizionista italiano che lo ha aiutato a vincere la sua battaglia
Insomma, una chiara somatizzazione dello stress e delle tensioni del calcio professionistico che ne condizionava in rendimento in campo mettendo così a rischio la sua carriera. Di qui la decisione del fuoriclasse argentino di affidarsi alle cure del Dr. Giuliano Poser, nutrizionista con studio a Sacile, in Friuli, e con una ventennale esperienza come medico sportivo.
Correva l’anno 2013 quando il Dr. Poser ha preso in cura Messi di cui ha subito rivoluzionato il regime dietetico. Secondo la giornalista argentina Veronica Brunati, a Messi è stato raccomandato di mangiare solo ciò di cui il suo corpo ha bisogno invece che ciò che desidera.
Di conseguenza, gli alimenti non tollerati dal suo corpo sono stati eliminati dalla sua dieta. Quindi, niente farina, lievito e grano, presenti nella pizza, nella pasta e nel pane bianco, così come sono stati banditi la carne di maiale, il manzo, le uova, i crostacei e i latticini. Messi, pertanto, ha dovuto rinunciare all’amato ‘asado‘, vero e proprio piatto nazionale argentino, oltre che alle bevande gassate e agli alcolici.
Alimenti, quelli summenzionati, sostituiti dalle verdure, dalla frutta di stagione, dall’acqua minerale e dal mate che, a base di caffeina, è la bevanda per eccellenza del Sudamerica. Come lo stesso Dr. Poser spiega: “La verdura, la frutta di stagione e la buona acqua minerale sono combustibili essenziali per i nostri muscoli. Bisogna ridurre l’assunzione di alimenti trasformati o contaminati da pesticidi, erbicidi, antibiotici e farmaci.”
I benefici si sono visti già dalla stagione 2014/15, con Messi che, oltre a perdere tre chili prima della fine dell’annata, ha messo a segno 58 gol e servito 31 assist in 57 match, in netto miglioramento rispetto a quella precedente quando in 46 partite ha realizzato 41 gol, conditi da 14 assist.
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