Il ricordo di Gianluca Vialli è una traccia importante nel calcio italiano, che emerge soprattutto in questo periodo di grande difficoltà
La Nazionale è in crisi, l’ultima volta che entusiasmò l’Italia fu proprio con l’ex bomber che da team manager contribuì alla vittoria degli europei. Un trionfo rimasto nel cuore, così come i tanti aneddoti e i retroscena che stanno emergendo di recente.
La scomparsa di Gianluca Vialli ha lasciato un grande vuoto nel calcio italiano. È stato protagonista in ogni ruolo, facendolo al meglio da calciatore con i trionfi con Sampdoria e Juve, passando all’avventura al Chelsea, che è tornata a vincere trofei sotto la sua guida.
Nel corso del tempo poi la malattia è stata una compagna di viaggio, ma non ha mai perso la voglia di essere protagonista nel calcio e quanto fatto ad Euro2020 rimarrà per sempre nel cuore degli italiani. I ricordi si susseguono, anche guardando al passato: un recente evento ha messo ancora più in evidenza la grande umanità dell’ex calciatore.
Vialli era amato, Francesca Mantovani lo conferma
La figlia dello storico presidente della Sampdoria ha avuto modo di ricordare l’ex campione. Non è un caso come il rapporto di Vialli con la famiglia Mantovani sia stato molto forte, il papà era il presidente che riuscì a conquistare uno scudetto con tanti ragazzi che in maglia blucerchiata fecero la storia. Lo conferma anche Francesca Mantovani, che ha definito Vialli: “Un grande campione, dentro e fuori. Generoso, altruista e simpatico, Gianluca mi ha insegnato a perdonare”.
Parole che vanno al di là del calcio, traspare una umanità importante. Non è stato solo lo scudetto del 1991 a renderlo un uomo-Samp, quanto la voglia di dare sempre qualcosa in più. Vialli ha lasciato così una traccia che è andata oltre il semplice calcio a un pallone, questa testimonianza di affetto di Francesca Mantovani è da tenere in mente: “Vogliamo ricordarlo sempre con il sorriso, è stato di un’eleganza che non si trova spesso né in campo e né fuori”. Solo bei ricordi per l’ex attaccante, il giudizio resta quello di una persona che ha inciso notevolmente con il suo modo di essere.
In questo momento manca una figura forte come Vialli, non è un caso come il giudizio sia unanime e con parole non di certo gratuite. L’operato dell’ex attaccante è entrato nel cuore di tutti: “Abbiamo condiviso situazioni di difficoltà e malattia, restando positivi. Lui nel suo spirito è stato un sampdoriano indimenticabile”.