Grandi cambiamenti si preannunciano in casa Juventus in vista della ripresa del campionato dopo la sosta per le nazionali
Nonostante tutto, nonostante tutti. In una Juventus che vuoi per necessità, vuoi per scelta è cambiata, e sta cambiando radicalmente, Massimiliano Allegri è rimasto al suo posto e sembra più in sella che mai, per adottare un’espressione molto cara al tecnico livornese data la sua conclamata passione per i cavalli.
In un momento in cui Cristiano Giuntoli tenta di far quadrare un po’ di più i malmessi conti societari attraverso prima le cessioni ed ora con un piano che tende a spalmare gli ingaggi più alti in più anni, il contratto, e relativo elevato ingaggio del tecnico toscano, 7 milioni di euro netti annui, rimangono in cassaforte. Immobili, intoccabili, invariabili.
John Elkann riconosce in Allegri il suo unico punto di contatto con suo cugino Andrea Agnelli ma anche il numero uno di EXOR è stato chiaro in questo inizio di stagione. Ora non ci sono più scuse o alibi di sorta. La Juventus deve ritornare ad essere la Juventus altrimenti a fine anno una stretta di mano porrà fine al rapporto, dopo otto anni complessivi. Anche per questo Allegri vuole cambiare.
Novità Allegri: decisione presa
Al di là delle luci e delle ombre, dopo le prime tre gare di campionato la classifica ci mostra una Juventus con 7 punti, dietro alle milanesi a punteggio pieno e addirittura davanti al Napoli campione d’Italia.
Dopo la sosta dovuta agli impegni delle nazionali, compresa quella azzurra, con tanto di esordio del nuovo commissario tecnico, Luciano Spalletti, all’Allianz Stadium arriverà la Lazio ell’ex Maurizio Sarri, reduce dalla grande vittoria al Maradona di Napoli contro i campioni in carica. Partita che è già uno scontro diretto contro una temibile avversaria per la conquista di un posto Champions.
Allegri sta pensando ad una Juventus diversa. Non il tradizionale 3-5-2 ma una disposizione che possa partire da una difesa a quattro formata a Weah, Danilo, Bremer e Cambiaso per arrivare poi ad uno schieramento a tre punte in fase avanzata che vedrebbe, condizionale d’obbligo come non mai, l’inserimento di Moise Kean accanto a Chiesa e Vlahovic.
Una Juventus marcatamente più offensiva contro una squadra, la Lazio di Sarri, che sa difendersi bene ma che lascia anche giocare. Un desiderio di cambiamento tattico, almeno in talune circostanze, che si era intuito anche in fase di calciomercato. Ovvero quando la Juventus e Giuntoli hanno inseguito a lungo, ma inutilmente, l’esterno del Sassuolo, Domenico Berardi.
E’ rimasto nonostante tutto, nonostante tutti e ora Allegri vuole cambiare la sua Juventus, perché sa bene che potrebbe essere l’ultima.
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