Alessandro Buongiorno può lasciare il Torino, ma solamente nel 2024 e per una squadra che giocherà la Champions League.
Il salto di qualità per il centrale granata avverrà a fine stagione e con un top club italiano, con ben altre ambizioni rispetto ai bergamaschi. Il mancato trasferimento a Bergamo trova una chiave anche per il prossimo futuro.
Capitano dei granata ma anche una delle ultime bandiere rimaste sinora nel calcio italiano, Alessandro Buongiorno sa che dovrà compiere un salto in avanti. Per fare ciò, dovrà continuare a giocare al massimo e, soprattutto, dimostrare di essere davvero un centrale molto affidabile.
A fine stagione lascerà il Torino, ci sono tanti indizi che lo portano verso un top club, anche a titolo personale lotterà per ben altro rispetto a un campionato tranquillo con qualche velleità europea da guardare da lontano. Il difensore sarà un prossimo pezzo forte per rinforzare la difesa di un top club italiano.
Buongiorno, nel 2024 va in una big
È un calciatore maturato nel corso del tempo, che ha avuto una crescita graduale anche passando per la provincia, con le esperienze a Carpi e Trapani utili per fortificarne il suo carattere. Lo dimostra proprio nel Torino, fascia al braccio sembra assumere ancora più poteri in campo, diventando un muro quasi insuperabile. Ed è proprio per questo che sembra diretto in un top club, una squadra che sarà in Champions con ogni probabilità e avrà bisogno di un altro centrale: Buongiorno diretto al Napoli, nel 2024 l’affare sembra fattibile.
Ci sono tante condizioni da considerare, partendo dalla scelta dei campani attuale: Natan al posto di Kim, l’erede del coreano dovrà crescere e il budget preso dal Bayern Monaco è ancora da investire per un altro difensore come possa essere il granata. C’è di più, Buongiorno è in ottica Nazionale, lavorando a stretto contatto così con Luciano Spalletti e lavorando anche su meccanismi che potrebbe ritrovare poi in azzurro.
Proprio la qualificazione ad Euro 2024 potrebbe essere una sorta di boomerang. Se si imporrà anche con la maglia della Nazionale, la sua quotazione salirebbe di conseguenza: il Napoli dovrebbe bloccarlo prima per non avere problemi successivi. Il costo del cartellino comunque è in ascesa, serviranno almeno venti milioni in contanti più qualche contro partita. La bontà dell’investimento però non sarà in discussione, è un altro centrale che – dopo Ogbonna e Bremer – è pronto a lasciare il Torino per maturare definitivamente.