Il mondo dello sport piange una giovane atleta, una madre, una rappresentante di una delle discipline più nobili, il pattinaggio artistico su ghiaccio.
Una carriera di successi e trionfi a livello nazionale, ma anche costruita su sacrifici e duri allenamenti per ottenere credibilità e soprattutto per essere sempre fiera di se stessa, prima e dopo ogni gara: poi, d’un tratto, ecco tutta la tua vita che ti passa davanti in una frazione di secondo, e si ode solo il rumore sordo delle lamiere si accartocciano su se stesse.
Il triste destino di una delle pattinatrici su ghiaccio più popolari del Canada ha conosciuto il più tragico degli epiloghi, lasciando, nei giorni scorsi, nel pieno sgomento tifosi e addetti ai lavori del grande paese nordamericano.
Il panorama degli sport invernali, così popolare, così fiorente di tradizioni in Canada ha nel pattinaggio sul ghiaccio, singolo e di coppia, uno dei suoi fiori all’occhiello: lei, Alexandra Paul, stella del firmamento nazionale con tre campionati vinti in carriera – medaglia d’argento ai Mondiali Juniores del 2010 – capace di arrivare fino alle Olimpiadi invernali del 2014 a Sochi, è tragicamente spirata in un incidente stradale.
Un tamponamento, le auto in coda, il bimbo di 10 mesi accanto a lei nel seggiolone: poi, ad un certo punto, un camion impazzito investe la fila di auto e travolge proprio la sua. Alexandra muore sul colpo, il piccolo si salva per miracolo dopo le ferite riportate, per fortuna non mortali.
Il mondo del pattinaggio su ghiaccio piange la scomparsa della canadese Alexandra Paul
Una carriera agonistica condotta egregiamente fino al 2016, facendo coppia fissa nelle gare, come spesso accade, con quello che diventerà anche il suo futuro marito, Mitchell Islam. Tutto fino al successivo inizio di una brillante carriera di avvocato, con una splendida famiglia con cui godersi il suo nuovo “ciclo di vita”: questo e molto altro era Alexandra Paul, bellissima, solare artista del pattinaggio che tutto il Canada piange in questi giorni, con sentimenti di sgomento e incredulità.
Skate Canada, la Federazione Nazionale di Pattinaggio, non ha mancato di esprimere il suo cordoglio e la sua commozione per la scomparsa della campionessa, ricordando prima di tutto la donna, la madre e poi naturalmente l’atleta che tanto ha dato allo sport canadese.
Per una vita che viene spezzata all’improvviso, ecco che un’altra, quella del suo bambino, sopravvissuto per miracolo al tragico incidente. Le sue condizioni sono serie ma non sarebbe in pericolo di vita.
Intanto il marito, Mitchell Islam, che è rimasto nel mondo dell’agonismo come allenatore, secondo i media canadesi avrebbe lanciato in queste ore una raccolta fondi dopo la prematura scomparsa della moglie, riuscendo a raccogliere oltre 150mila dollari da destinare alle crescita del piccolo Charlie, il bambino avuto con la povera Alexandra.