Il campionato di Serie A ha appena aperto i battenti e già tutto l’ambiente è sotto shock per la maxi-squalifica, due mesi di stop
Il campionato è appena iniziato tra la partenza ad handicap delle romane e la conferma del Napoli, campione d’Italia, e delle milanesi in testa alla classifica in compagnia dell’Hellas Verona.
Il calciomercato è alle sue battute finali, con gli ultimi colpi, l’ufficializzazione di Pavard all’Inter e soprattutto l’approdo di Romelu Lukaku alla Roma dopo essere stato a lungo corteggiato dalla ‘Vecchia Signora’, che rivitalizzano una sessione alquanto anonima e sottotono.
Dunque, la pausa estiva calcistica è davvero terminata, siamo in pieno ‘inverno’ visto che già dobbiamo fare i conti con la prima maxi-squalifica stagionale, 2 mesi di stop, che alza il sipario sul campionato delle polemiche, quello a cui non vorremmo mai assistere e che in questa stagione debutta con largo anticipo rispetto al consueto.
Juve-Bologna, Padovan: “I due mesi di stop sono una giusta sanzione”
La Juventus di Max Allegri è già costretta a rincorrere le sue dirette rivali. I bianconeri dopo il brillante debutto contro l’Udinese non sono andati oltre l’1-1 a domicilio contro il Bologna. Un pari con tanto di coda velenosa delle polemiche per il clamoroso rigore non assegnato ai felsinei per il contatto tra Illing Jr e Ndoye in piena area di rigore bianconera.
Un sesquipedale errore che è costato al direttore di gara del match all’Allianz Stadium, Marco Di Bello, uno stop di 5 turni. Nel dettaglio, il fischietto brindisino resterà fermo due turni, poi sarà il quarto uomo per un match, quindi sarà al Var per un altro e infine dirigerà un match di Serie B. Ragion per cui tornerà a fischiare in Serie A fra 5 turni che, a conti fatti, significa fra due mesi.
Una punizione esemplare, eppure non si arrestano le polemiche per il primo clamoroso errore arbitrale. Sulla questione è intervenuto anche il giornalista Giancarlo Padovan che, ai microfoni di ‘Radio Marte’, ha messo sul banco degli imputati la discrezionalità nell’utilizzo del Var: “Per qualcuno c’è, per qualcun altro c’è meno. Prendiamo un esempio concreto: Milan-Torino, il Var è intervenuto sanzionando un calcio di rigore per una cosa incomprensibile che nessuno aveva visto. A Torino, dove tutti hanno visto anche senza VAR, non è intervenuto”.
Ecco perché l’ex Direttore di ‘Tuttosport’, pur riconoscendo che gli arbitri possano commettere errori, anche plateali, ha invocato punizioni severe per i fischietti che incappano in un errore madornale.
Di conseguenza, i due mesi di stop a Di Bello, per Padovan, sono una ‘giusta sanzione’ anche perché “la sensazione è che abbia voluto compensare qualche piccola svista commessa nella prima frazione di gioco andando a creare un danno“.