Non c’è solo il mercato ad impensierire il direttore tecnico Giuntoli. Vi è dell’altro e non è cosa di poco conto, ecco tutti i dettagli
Vi sono casi che potrebbero rientrare nel mega calderone chiamato calciomercato. Questo dopo soltanto uno sguardo sommario. Perché se poi si entra più nel dettaglio ci si accorge che, all’interno di uno stesso grande contenitore, vi sono infiniti casi diversi.
Parlando, ad esempio, di esuberi, all’interno di una società, è scontato affermare come ciascuno di questi sia un caso particolare. Ma vi sono esuberi che presentano caratteristiche uniche e che non possono né devono essere trattati con le medesime regole valide per tutti.
In queste ore, in casa Juventus, è deflagrato il caso-Bonucci. Un esubero a tutti gli effetti, ma trattasi di un esubero che fino a pochi mesi fa è stato capitano della Juventus e che nella scorsa primavera è stato premiato all’Allianz Stadium dal presidente Ferrero, per le sue 500 partite in maglia bianconera.
Un caso che sta scuotendo l’ambiente bianconero, e che potrebbe non essere l’unico dal momento che un altro giocatore della Juventus, di lungo corso, non esattamente come Leonardo Bonucci, ma comunque con una storia importante in maglia bianconera, potrebbe ripetere un canovaccio che sarebbe meglio evitare. Stiamo parlando di Alex Sandro.
Rescissione e addio Juve
Tra qualche giorno festeggerà i suoi primi otto anni in maglia bianconera. E’ infatti il 20 agosto del 2015 quando Alex Sandro viene acquisto dal Porto per una cifra importante, 26 milioni di euro.
Dopo i primi anni decisamente buoni, la seconda metà della carriera in bianconero dell’esterno brasiliano è stata alquanto deludente. L’elevato ingaggio ha di fatto impedito la sua cessione già negli scorsi anni e la Juventus sperava che a giugno del 2023, allo scadenza del suo contratto, vi potesse essere la separazione più desiderata nella maniera più indolore.
Ma Allegri ci ha messo poi del suo, schierandolo in maniera continuativa durante la passata stagione, ha permesso al difensore di raggiungere il numero di presenze sufficiente per far scattare il rinnovo automatico del suo contratto per un altro anno.
Un rinnovo con un ingaggio pesante, da 6,5 milioni di euro. Per Alex Sandro la Juventus non ha utilizzato il pugno di ferro come con Bonucci, ma come nella vicenda che vede protagonista il centrale di Viterbo, si augura che l’esterno brasiliano possa accasarsi altrove.
Per Giuntoli le piste arabe o turche rappresentano un po’ l’ultima spiaggia per liberarsi del pesante ingaggio, altrimenti non rimane che la soluzione estrema: la risoluzione del contratto. Eventuale operazione da compiere qualche tempo prima della chiusura del mercato per permettere, eventualmente, ad Alex Sandro, di trovarsi una nuova squadra dove andare a parametro zero.
Agosto deve essere il mese di Giuntoli per il mercato, ma è davvero dura dovendo lavorare su casi come quelli di Bonucci ed Alex Sandro.