Come un fulmine a ciel sereno, la FIGC ha annunciato che Roberto Mancini ha deciso di dimettersi dal suo incarico da commissario tecnico.
Roberto Mancini ha vissuto grandi successi e grandi fallimenti sulla panchina della Nazionale italiana. Negli occhi di tutti, quando si parla dell’ormai ex commissario tecnico, ci sono due immagini: la vittoria di Euro 2020 e l’eliminazione ai playoff per il Mondiale di Qatar 2022.
Due episodi che caratterizzeranno per sempre la carriera del Mancio, che ha scelto di dimettersi dal suo incarico da ct. Una decisione che ha spiazzato tutti i tifosi Azzurri in questi caldissimi giorni di agosto.
Soprattutto perché soltanto pochi giorni fa, Mancini era stato nominato responsabile anche delle Nazionali Under. E dunque, sono tanti i rumor sui motivi che hanno portato l’allenatore a lasciare l’Italia. Da una ricchissima offerta dell’Arabia Saudita, fino a passare a dei dissidi con Gravina per la scelta dello staff.
Quel che conta per davvero è che adesso la FIGC dovrà scegliere un sostituto. Perché a settembre ci sono due partite fondamentali per qualificarsi a Euro 2024 contro Macedonia del Nord e Ucraina. E non bisogna assolutamente sottovalutarle come fatto in passato, altrimenti l’Italia rischia davvero di non qualificarsi per l’Europeo pur essendone detentrice.
Italia, Cabrini parla delle dimissioni di Mancini
A parlare delle dimissioni di Mancini e del ct del futuro è stata un’ex bandiera della Nazionale, ovvero Antonio Cabrini, che si è espresso così ai microfoni di Notizie.com: “Sicuramente non mi aspettavo questa decisione, ma non me la sento di esprimere dei giudizi non conoscendo i motivi. Uno di certo non si sveglia all’improvviso decidendo di non voler essere più il ct della Nazionale. Lo staff per un allenatore è importantissimo e i nomi non possono essere scelti da altri. Non so se effettivamente è stato questo a portare Mancini a lasciare“.
Sul possibile sostituto (si è parlato di Cannavaro, De Rossi, Spalletti e Conte) Cabrini si è così espresso: “Sono tutti nomi molto importanti per diversi motivi. Penso che la FIGC debba puntare su un nome già affermato“. Insomma, secondo l’ex difensore della Nazionale, si dovrà puntare su un allenatore molto importante per ripartire con serietà e concretezza.
Oltre a Spalletti, anche Antonio Conte è libero e potrebbe essere contattato. Si tratta, però, di allenatori che amano molto il lavoro quotidiano sul campo e non sarà semplice convincerli. Di certo, Gravina dovrà inventarsi qualcosa nei prossimi giorni.