Manca poco all’inizio del campionato con gli aumenti di Dazn che fanno decisamente salire la tensione tra gli abbonati per seguire la Serie A.
Il torneo italiano è così a uso e consumo della tv, l’altro rincaro non piace proprio ai tifosi delle squadre di Serie A. Vedere il campionato italiano è ormai un salasso per le famiglie.
Il calcio moderno ha una componente fondamentale nel ruolo dei diritti televisivi, che reggono ormai l’intero impianto. Senza telecamere non c’è Serie A, i tifosi sanno bene come seguire la squadra del cuore è spesso una grande impresa.
A tutto ciò, si aggiungono i nuovi aumenti di Dazn. Sarà per l’inflazione, sarà per combattere la pirateria, ma resta il fatto che il tifoso tradizionale da tv e divano è quello che alla fine va sempre ad essere in qualche modo penalizzato, non prendendo di certo bene il nuovo aumento.
Dazn aumenta, ecco i dettagli
Un altro aumento previsto, non proprio il massimo, in particolare ad essere colpito è l’utente che usufruiva dell’opzione Dazn Sky. Ovvero, chi aggiungeva tramite il satellite l’opzione per avere anche il canale di Dazn su Sky con un abbonamento. Il costo mensile lievita, qualche euro in più che – sommato per tutto l’anno – fa senza dubbio la differenza. Per vedere le gare sul satellite c’è un nuovo rincaro, aumentando così da cinque euro mensili a 7,50 euro.
Il canale visionabile – se attivato – al canale satellitare 214 sarà così aumentato nel suo prezzo, solo per i nuovi abbonati: “Il canale Zona Dazn – come riporta una nota dell’emittente – ha un costo mensile pari a 7,50 euro per i nuovi sottoscrittori a partire dal 7 agosto 2023, oltre al prezzo dell’abbonamento Dazn Standard o Dazn Plus. Per quanti avevano sottoscritto l’opzione Zona Dazn prima del 7 agosto, il prezzo mensile rimarrà pari a cinque euro, oltre al prezzo dell’abbonamento Dazn sottoscritto”.
Un nuovo aumento per gli italiani, a far lievitare i costi del calcio e ad aprire un dibattito. Ovvero, su come sia diventata una spesa aumentata sempre più, a fronte di un prodotto calcistico che non soddisfa né per spettacolo e nemmeno per qualità generale. Sarà meglio o peggio con il prossimo quinquennio di diritti tv? L’idea di abbonarsi a tre canali per seguire tutte le gare della Serie A non sarà di certo ideale, il campionato italiano ormai è a uso e consumo del piccolo schermo.