In questo pazzo mondo del calcio si può iniziare a parlare di esonero ancor prima che parta la nuova stagione. Eppure per il tecnico della Juventus è così
Tra meno di due settimane inizierà ufficialmente la sua stagione più difficile, quella dove tutti lo attendono al varco. Sarà la sua ottava stagione sulla panchina della Juventus, la terza annata dal suo ritorno fortemente voluto da Andrea Agnelli.
Due stagioni complesse, per motivi diversi, ma parimenti negative, a tutti i livelli. Tra gli addetti ai lavori e in buona parte dei tifosi della Juventus era montata ormai la convinzione che si fosse vicini all’esonero o, perlomeno, ad una qualche forma di separazione. Invece nulla. Mentre quasi tutto il mondo Juve cambiava attorno a Massimiliano Allegri, il livornese restava l’unico punto di congiunzione tra il recentissimo passato che s’intendeva dimenticare al più presto ed il nuovo che stava faticosamente avanzando.
L’arrivo del nuovo direttore tecnico, Cristiano Giuntoli, aveva fatto pensare ad un radicale cambio di rotta, partendo proprio dal tecnico. Invece, anche in questo caso, nulla. Da quei giorni sono passate diverse settimane dov’è maturata in molti le netta sensazione di come il ruolo del tecnico livornese sia cambiato all’interno dei nuovi equilibri bianconeri. Non certo un indebolimento della sua figura ma, al contrario, un peso ancora maggiore acquisito nelle decisioni riguardanti la squadra.
Clamoroso Allegri: è già tempo di esonero
John Elkann e, a discesa, Cristiano Giuntoli gli hanno concesso fiducia. Il mercato che sta portando avanti il nuovo direttore tecnico è marcatamente di matrice allegriana. Tutto bene fintantoché i risultati avalleranno le scelte che Giuntoli ha fatto per lui, ma il rischio è elevato.
Allegri sa bene come questa sia la sua ultima possibilità. Se il mercato della Juventus è orientato decisamente dalle sue scelte, la conseguenza non potrà che essere una: la vittoria. Il raggiungimento della zona Champions League come obiettivo massimo attiene ad altre realtà, non certo alla Juventus. Meno che mai se la prossima Juventus è ad immagine e somiglianza del suo tecnico. La scelta di cedere un centravanti come Vlahovic e richiedere a gran voce Romelu Lukaku, è scelta probabilmente non condivisa completamente dallo stesso Giuntoli. che indica, però, con nettezza lo rotta intrapresa.
La società Juventus vuole accontentare il più possibile il tecnico livornese, il quale però non avrà poi alcun alibi. Se vincerà proseguirà la sua avventura fino al termine della stagione e poi vi saranno ulteriori valutazioni da ambedue le parti. In caso di iniziali difficoltà Giuntoli non avrà scrupoli a metterlo alla porta, con Conte e Tudor pronti a prendere il suo posto. Mancano pochi giorni e per Allegri inizierà ufficialmente la sua stagione più difficile. Chissà che non rimpianga fin da subito il ricchissimo contratto offerto dagli arabi e repentinamente spedito al mittente.