Un grande calciatore ha deciso di ritirarsi all’età di 37 anni: niente Arabia, il campione appende gli scarpini al chiodo
Il mondo del calcio ha detto addio a un grande campione. Nell’epoca storica in cui molti calciatori stanno allungando la loro carriera, prendendosi l’ultimo contratto d’oro in varie parti del mondo, dall’America al Messico, dal Giappone alla nuova ricchissima e inarrestabile frontiera araba, un ex calciatore della Serie A ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo e lasciare definitivamente il mondo del calcio.
Parliamo di un campione che in carriera ha anche vestito la maglia di un importante club italiano, è stato nominato due volte giocatore dell’anno nel suo paese e ha anche conquistato due campionati prestigiosissimi.
Si sa, il mondo del calcio, per come lo abbiamo conosciuto fino a oggi, è sempre rimasto legatissimo ai propri idoli. Non è un caso che siano molti i tifosi che si sono legati in maniera straordinaria ai propri giocatori, al punto da ritenerli importanti quanto propri familiari. E in questi casi, quando arriva il momento dell’addio, accettarlo non è semplice.
Lo dimostra anche quello di questo grande campione, che ha deciso a 37 anni di dire basta con il mondo del calcio. E lo ha fatto in sordina, dopo essersi goduto le ultime stagioni della sua carriera in patria e aver dimostrato, fino all’ultima partita, di poter fare la differenza.
Il campione si ritira: anche i tifosi della Serie A lo salutano
A scegliere di porre la parola fine alla sua carriera è stato Jakub Blaszczykowski, giocatore polacco dal talento straordinario. Per un anno alla Fiorentina in prestito, nella stagione 2015/16, Jakub ha legato il suo nome soprattutto a quello di uno dei club più blasonati di Germania, il Borussia Dortmund, la squadra con cui si è tolto le maggiori soddisfazioni in carriera.
Ala destra di grande corsa, all’occorrenza anche mezzala, in tutta la sua carriera con la maglia del Borussia Jakub si è tolto la soddisfazione di raccogliere 253 presenze in tutte le competizioni, andando a segno 30 volte, con 37 assist a referto. Numeri da grande giocatore, in grado di fargli vincere per due anni il premio di miglior calciatore polacco, nel 2008 e nel 2010.
Leggenda del Wisla Cracovia, squadra in cui era cresciuto da giovane e che aveva lasciato nel 2007 per vivere la sua esperienza straordinaria in Bundesliga, negli ultimi anni di carriera aveva deciso di tornare a vestire la maglia della squadra del suo cuore. Era quindi tornato a Cracovia nel 2019, senza riuscire però a trascinare la squadra alla vittoria.
In Italia nell’unica stagione con la maglia della Viola aveva collezionato 2 gol e 3 assist in 20 presenze, non riuscendo a dimostrare pienamente il suo valore. Con 109 presenze condite da 21 gol ha invece fatto la differenza in Nazionale. Con la Polonia ha partecipato a due edizioni degli Europei e una dei Mondiali, risultando tra i protagonisti sia in Euro 2012 (Polonia e Ucraina) sia in Euro 2016, decisivo per portare la squadra fino ai quarti di finale della manifestazione.