La decisione era nell’aria dopo i recenti sviluppi, il club tuttavia non molla e farà ricorso alla giustizia sportiva
È tempo non solo di mercato, ma anche di preparazione in vista dell’arrivo delle coppe europee, tra cui spicca la Conference League che interesserà alcuni club dei maggiori campionati a partire dal mese di agosto.
Si partirà dai preliminari per accedere alla terza competizione europea per importanza, che cominceranno il prossimo 7 agosto per poi proseguire con i turni successivi. La Juventus, squadra che ha conquistato l’accesso alla competizione finendo settima la scorsa stagione, non sa ancora se parteciperà o meno: si dovrà conoscere il parere dell’Uefa a tal riguardo.
Nel frattempo, a livello europeo arriva una notizia clamorosa per un club che aveva fatto della partecipazione alla prossima Conference League il suo obiettivo principale.
Uefa, Osasuna esclusa dalla Conference League: club ricorre al TAS
Non solo la Juventus è invischiata in problemi di carattere giudiziario, anche l’Osasuna sta lottando con la principale istituzione europea calcistica per rientrare nella griglia principale della prossima Conference League.
La differenza tra i due club, però, è palese: se la Juventus ha fatto comunque capire di non ritenerla fondamentale, al contrario gli spagnoli di Pamplona la ritengono molto importante a livello di prestigio internazionale.
Il Comitato d’Appello dell’Uefa ha di recente comunicato che l’Osasuna non potrà partecipare alla prossima Conference League a causa di una indagine portata avanti dai suoi ispettori i quali, in pratica, avrebbero rilevato delle anomalie risalenti alla stagione 2013/2014 quando l’Osasuna fu accusato di aver truccato la partita contro il Betis (terminata 2-1 a favore dei Los Rojillos) per evitare la retrocessione.
Gli eventi, nonostante risalissero a quasi dieci anni fa e si siano già conclusi con diverse condanne, sono stati giudicati a malo modo dalla federazione.
Ma il club della Navarra non ci sta ed è pronto a far valere la propria voce tramite un ricorso da portare avanti al TAS di Losanna, organismo giudiziario che si occupa delle controversie sportive.
Gli spagnoli tramite una nota ufficiale hanno detto di “non condividere affatto i criteri della Uefa” e hanno comunicato la volontà di usare gli strumenti giudiziari a disposizione per far valere i propri diritti.
Infine, il club ha rimarcato il fatto che l’Uefa “invia un messaggio sbagliato al mondo del calcio punendo chi denuncia la corruzione e la perseguita giudizialmente”.