La Lazio piange la scomparsa di Vincenzo D’Amico, un personaggio unico nel suo genere che è riuscito ad accaparrarsi le simpatie di tutti
Proprio il prossimo anno, esattamente il 12 maggio, la Lazio festeggerà 50 anni del primo storico scudetto. Quello che ha visto la banda di mister Massimo Maestrelli non sono aggiudicarsi il primo posto della Serie A ma entrare di diritto nella leggenda. Peccato, però, che con il tempo il club biancoceleste abbia visto più di qualche protagonista dell’epoca passare a miglior vita. L’ultimo risponde al nome di Vincenzo D’Amico.
Il più piccolo di quella spedizione figlio di un settore giovanile, quello biancoceleste, che sembra non esistere più. Un personaggio buono e scanzonato apprezzatissimo da amici e colleghi per il suo modo di prendere la vita. Nemmeno in punto di morte, da tempo combatteva contro una brutta malattia, ha mai messo da parte il suo spirito goliardico.
Per questo D’Amico rimarrà per sempre nell’immaginario collettivo di chi lo ha conosciuto, e di chi ha avuto il piacere di farselo raccontare, come un uomo a cui non si poteva non volere bene. Dentro il campo era in grado incantare tutti con la sua tecnica, e fuori dal terreno di gioco riusciva sempre a strappare un sorriso alle persone che aveva intorno. Dopo la sua morte moltissimi personaggi del calcio e dello sport gli hanno voluto mandare un ultimo saluto.
Pochi giorno dopo la scomparsa la salma di D’Amico è stata prima portata nella camera ardente del Campidoglio, bel gesto da parte dell’amministrazione capitolina che ha aperto le porte del colle più prestigioso ad uno dei figli della città, per poi dargli l’ultimo saluto presso la chiesa Gran Madre di Dio a Ponte Milvio. Lì le personalità legate alla sua figura gli hanno potuto rendere omaggio a dovere.
Tra i presenti non è mancato il ministro dello sport Andrea Abodi, che lo ha ricordato per la sua infinita tecnica e per essere stata un’autentica bandiera della Lazio. Con lui anche il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, gli altri prodotti del vivaio biancoceleste, Bruno Giordano e Danilo Cataldi, più tantissime altre persone. Perché, proprio come ha detto l’attuale centrocampista della Lazio, Vincenzo merita tutto l’amore della gente.
Ovviamente non è mancato nemmeno il numero uno biancoceleste Claudio Lotito, impegnatissimo negli affari del Senato e del club, che ha voluto comunque partecipare ad una cerimonia così importante. Anche il presidente si è espresso con grande affetto nei confronti dell’ex fantasista. Grande commozione anche dai parte dei compagni di squadra del ’74 che a stento hanno trattenuto le lacrime. Anche la Roma gli ha voluto rendere omaggio, ennesima testimonianza di quanto fosse un personaggio apprezzato e apprezzabile da chiunque.
Colpo di scena nel mondo del calcio, arriva la richiesta ufficiale: cancellato il Mondiale, cosa…
Salta questa opzione di mercato piuttosto concreta per Juventus e Napoli, almeno secondo le ultime…
In casa Milan non è un periodo facile e la società si attende reazioni definitive.…
Il Napoli ed il suo pubblico sono in ansia per Kvicha Kvaratskhelia, il fuoriclasse georgiano…
Marotta deve arrendersi, brutta notizia per i tifosi dell'Inter: in arrivo un'offerta da 90 milioni,…
Il Liverpool è alla ricerca dell'erede di Salah che dovrebbe lasciare i Reds a fine…