Diritti tv Serie A, scoppia il caos: cosa potrebbe accadere

Giovedì 29 giugno iniziano le tratttaive private per stabilire la somma giusta per vendere le immagini della serie A

La Serie A senza i soldi derivanti dalla vendita dei diritti tv sarebbe morta da tempo. Come da statistica, perennemente uguale a se stessa, in media gli introiti dei club della massima serie per almeno il 60% dipendono dai diritti tv.

Partono le trattative per i diritti tv
Una telecamera in serie A (LaPresse) – calciomercatonews.com

Come scrive anche calciomercato.com, oggi vanno in scena le trattative tra la Lega di serie A e i tre soggetti che hanno accettato di partecipare al bando, valevole dal 30 giugno 2024 per un massimo di cinque anni. L’acceso confronto si tiene in un albergo milanese. Da un lato appunto DAZN, Sky e Mediaset, dall’altro la commissione ad hoc istituita a Via Rosellini.

Insieme con l’ad della Lega Luigi De Siervo, ci saranno l’ad dell’Atalanta Luca Percassi; il legale dell’Inter Angelo Capellini; il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis; il suo collega della Lazio, Claudio Lotito; infine, il vicepresidente dell’Udinese Stefano Campoccia. Giova ricordare che si è arrivati a trattativa privata perché nessuna delle offerte ha raggiunto quota 1,15 miliardi di euro l’anno. Chi avesse presentato questa somma avrebbe portato a casa la posta.

Trattativa sui diritti tv: le opzioni in campo

Come spiegato, gli unici tre competitor ad aver messo soldi nella buste sono stati Dazn, Sky e Madiaset.

Diritti tv: cosa può accadere
Lorenzo casini, presidente Lega serie A (LaPresse) – calciomercatonews.com

I primi due per le gare del campionato, Cologno Monzese interessata alla gara da irradiare il sabato sera. Tornando alle cifre, l’accordo in vigore, in scadenza tra 12 mesi, ha portato in dote 927 milioni a stagione, il presidente della Lega, Lorenzo Casini, ambisce almeno a bissare questo obiettivo.

Anche per questo motivo, grazie alla modifica della Legge Melandri, l’arco temporale massimo era stato portato da tre a cinque anni. Con maggiore tempo per rientrare dall’investimento, a Via Rosellini speravano di attrarre più soggetti. Anche se manca una nota ufficiale, nei giorni scorsi De Laurentiis si era lasciato scappare come non si fosse andati oltre i 600 milioni di euro.

A cercare di fare chiarezza ci prova calcioefinanza.com. Il confronto tra la commissione della Lega Serie A e i tre partecipanti potrà essere allargata anche oltre l’orizzonte delle offerte presentate singolarmente. Come precisato, nel bando presentato si legge: “La fase di trattative private si svolge in un’unica giornata, fatte salve proroghe dovute ad esigenze organizzative”. Dazn, Sky e Mediaset, in sostanza, una volta fatta l’offerta in busta chiusa, devono essere immediatamente solvibili.

“L’Offerta formulata dall’Offerente all’esito della trattativa privata deve essere vincolante, irrevocabile, incondizionata e conforme ai requisiti di cui agli artt. 4.1, 4.2 e 4.3”, recita ancora il bando. La proposta va effettuata in busta sigillata al notaio, il quale la aprirà un’ora dopo. Una volta aperte tutte le buste alla presenza del notaio, viene convocata l’assemblea della Lega di serie A. Convocazione già fissata per il 3 luglio alle 14 per la votazione.

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