La scomparsa del leader di FI ha toccato il cuore di molte persone. Tra queste, anche il presidente della Lazio.
Silvio Berlusconi è morto lunedì 12 giugno, imprenditore innovativo, dalla sua discesa in politica nel 1994 la storia di questo paese è sensibilmente cambiata, al di là del legittimo parere che ognuno possa avere sull’uomo politico.
Inventore della tv privata, costruttore con investimenti innovativi come Milano 2, nonché produttore cinematografico da Oscar come con Mediterrano e la La Grande Bellezza. Funerali di stato e lutto nazionale per la scomparsa di un personaggio sì divisivo, comunque quasi sempre in grado di centrare gli obiettivi che si prefissava.
Tra le persone che hanno fatto un lungo percorso insieme con il Cavaliere anche Claudio Lotito. L’imprenditore capitolino divenne presidente della Lazio nel 2004, con il leader Fininvest alla guida del Governo.
Lotito: “Presi la Lazio perché me lo chiese lui”
Oltre ad essere stati colleghi nella veste di proprietari di un club di serie A, Claudio Lotito nell’ultima tornata elettorale è diventato senatore di FI, eletto nel Collegio del Molise.
Subito attivo, il presidente della Lazio a inizio 2023 ha cercato di far passare un emendamento al Decreto Milleproroghe per estendere il contratto con Sky e Dazn sui diritti tv, in scadenza nel 2024, di altri due anni. Rinnovo unilaterale che dopo essere passato alla Camera dei Deputati, è stato abrogato proprio a Palazzo Madama.
Lotito diventò presidente della Lazio nel luglio 2004, avendo la maglio sulla cordata rappresentata da Tulli, altri imprenditore della Capitale.
Se Lotitio all’epoca era spinto dal centrodestra, in primis da Francesco Storace presidente della Regione Lazio, il suo rivale alle spalle aveva Walter Veltroni, sindaco di Roma. Lotito ebbe la meglio e il suo legame con Berlusconi si fortificò grazie all’accettazione, da parte dell’Agenzia delle Entrate, di una transazione del debito accumulato dalla precedente gestione, per una cifra totale di circa 120 milioni.
Un commosso Lotito ha voluto ricordare Berlusconi ai microfoni del TG5. “Ha portato, in ogni settore in cui si è impegnato, una mentalità vincente, la voglia di raggiungere gli obiettivi con determinazione, con coraggio”, ha ricordato il numero 1 della Lazio, elencando anche tutti i successi ottenuti in campo sportivo col Milan.
Il consigliere federale ha poi svelato un aneddoto sul suo sbarco in biancoceleste. «Io ho preso la Lazio perché me lo chiese lui, preoccupato dalla situazione dell’ordine pubblico a Roma”, ha spiegato, facendo riferimento al rischio di disordini laddove la Lazio veramente rischiasse il fallimento.
“Gli spagnoli fanno una differenza sostanziale tra ‘creador’ e ‘emprendedor’, ecco Berlusconi era un creatore”, ha sentenziato il senatore di FI. Infine, Lotito ha ribadito come l’ex Premier avesse la capacità innata di entrare nel cuore di chi lo incontrava, fattore questo che indubbiamente ha avuto un peso nel suo percorso da leader unico e incontrastato in FI.