“Mi è mancato il respiro per dieci secondi”, il dramma del ex CT della Nazionale italiana

Ammettere di avere avuto un grave problema personale che ha condizionato il presente e soprattutto il futuro può non essere semplice. Solo ora, a distanza di anni, un ex ct della Nazionale italiana è riuscito a uscire allo scoperto.

Essere una persona nota può garantire tanti vantaggi, ma include anche la necessità di essere sempre al centro dell’attenzione, quasi sotto la lente di ingrandimento in modo costante, cosa non così semplice da sopportare. Chi ha un carattere sensibile potrebbe infatti alla lunga faticare a sostenere la situazione, come se si fosse sotto pressione perché chiamati a dover sempre dimostrare di essere all’altezza.

ex ct della Nazionale italiana
Giocatori dela Nazionale (Ansa) – calciomercatonews.com

È inoltre indispensabile sapersi fare trovare pronti quando i pettegolezzi diventano eccessivi, ma allo stesso tempo non sempre veritieri. C’è chi ha la forza di ignorarli e va avanti per la sua strada, altri invece possono sentrsi feriti e non considerati a dovere. Ne sa qualcosa anche un ex Ct della Nazionale italiana, che solo a distanza di anni è riuscito a parlare apertamente delle difficoltà vissute.

Gli appassionati di calcio guardano spesso ai protagonisti di quel mondo come a delle persone che hanno grandi fortune, a partire dai guadagni milionari che possono percepire. Questo permette loro di dare una sicurezza anche alle loro generazioni future e di non avere apparentemente alcuna preoccupazione. Purtroppo, però, questo è vero solo in parte.

Anche gli idoli dello sport possono vivere momenti difficili sul piano personale, non solo a livello familiare se si conclude un rapporto importante, ma anche quando si ritrovano a stare a stretto contatto con la malattia. Essere spaventati diventa quindi più che normale, sia se si tratta di un problema vissuto personalmente, sia di una diagnosi fatta a uno degli affetti più cari.

È quello che è accaduto anche a un ex ct della Nazionale italiana, Cesare Prandelli, che solo ora ha deciso di rivelare il dolore fortissimo vissuto qualche anno fa.

Prandelli, una scelta sofferta ma inevitabile

Cesare Prandelli, pur essendo uno degli ex ct della Nazionale italiana più amati, non sembra avere rimpianti e non ha intenzione di tornare in panchina. Ormai lui non sente più suo quel mondo e non ha alcun ripensamento.

Cesare Prandelli panchina
Cesare Prandelli (Ansa) – calciomercatonews.com

Ora, però, ha deciso di spiegare quale sia il momento in cui ha capito di doverlo fare: “Era febbraio 2021, Sampdoria-Fiorentina, una partita che stavamo dominando, poi al ’70 è arrivato il loro gol con Quagliarella – ha detto a Walter Veltroni al ‘Corriere della Sera’ -. Mi è mancato il respiro per dieci secondi, una forte sensazione di vuoto. Un vuoto nero, e io credo di conoscere cosa significa provare adrenalina”.

Prima di arrivare a questa scelta lui si è confrontato con gli esperti del settore, per questo ha capito che quella fosse la mossa migliore: “Una sensazione così, di troppo amore, affetto e responsabilità, mi ha tolto il respiro – ha detto ancora -. Loro mi hanno fatto un esempio: è come un chirurgo che entra ogni giorno in sala operatoria, ma quando arriva un familiare si blocca. Le persone che si occupano di queste situazioni mi hanno consigliato di staccare un po’. Ora sto bene, seguo il calcio, con grande passione. Non ho pensato neanche per un secondo di tornare ad allenare. Basta, è tutto finito”.

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