Un movimento innaturale ha determinato un grave stop ad un top della serie A. Il club pensava di cederlo per fare cassa
Quando una stagione si mette male, riaddrizzarla è decisamente complicato. Parliamo di un calciatore arrivato in Italia due estati fa, per il quale l’attuale club di appartenenza ha versato ben 41 milioni al Chelsea. L’investimento nella sua prima annata in serie A è stato fruttifero: 17 gol e 4 assist in 37 gare in campionato. Ottimo anche il rendimento in Conference: nove reti in 13 presenze. L’annata in corso non è stata delle migliori. Cifre peggiorate: 8 gol e 4 assist in 38 gettoni in serie A. In Europa League invece 1 gol e 2 assist in 8 presenze.
Che la sorte da settembre scorso si fosse girata dall’altra parte, si era avvertito già nel match in campionato con il Verona quando un calcio subìto dal compagno di squadra, Gianluca Mancini, gli aveva causato una ferita all’occhio sinistro. Contro lo Spezia domenica 4 giugno il crack molto più grave.
Lesione al crociato: lungo stop per Tammy Abraham
Sono bastati 15 minuti in campo a Tammy Abraham per procurarsi un infortuni decisamente grave. La punta londinese, contro lo Spezia, ha fatto il suo ingresso in campo al 64′ al posto di Andrea Belotti. Dopo un quarto d’oro, in un contrasto di gioco con Ampadu, l’arto sinistro ha compiuto un movimento innaturale. Lo staff medico giallorosso ha subito compreso la gravità dell’accaduto. Come rivela Il Corriere dello Sport, l’ex Chelsea ha lasciato il terreno di gioco in barella, mani su un volto assolutamente afflitto dal dolore.
Purtroppo per l’attaccante, le prime sensazioni si sono rivelate corrette. Gli accertamenti effettuati lunedì mattina hanno vidimato le paure dei sanitari di Trigoria. “Trauma distorsivo con lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro”: questo si legge nel bollettino diffuso dal club. Per il calciatore si renderà necessario un intervento chirurgico. Pur non avendo certezze in tal senso, lo stop minimo sarebbe di almeno sei mesi, gli spifferi più pessimisti parlano addirittura di nove mesi ai box.
Per la Roma anche un danno economico importante. La Roma aveva pensato di mettere il calciatore sul mercato per incassare almeno 30 milioni. Sulla punta c’era forte l’Aston Villa, ora è tutto da rifare. A finire nelle’elenco dei partenti un altro pezzo forte della rosa.
A salutare la capitale potrebbe essere Roger Ibanez. Senza Champions e con i paletti del settlement agreement siglato a settembre con la Uefa, i giallorossi devono cedere. Se il brasiliano non trovasse acquirenti, l’ipotesi estrema vedrebbe gli addii di uno tra Zalewski e Bove. Opzione questa molto difficile da far digerire ai sostenitori della Roma.