Minacce di morte via social: un protagonista della Serie A è costretto alle vie legali, è successo in queste ultime ore
Insulti e minacce di morte ai calciatori via social sono ormai all’ordine del giorno. Di recente, dopo Milan–Napoli di Champions, è accaduto anche a Theo Hernandez e suo figlio di appena un anno. Succede da diversi anni ad Hakan Calhanoglu dopo il passaggio dal Milan all’Inter, è successo anche a Leonardo Bonucci e così a tanti altri. Insomma, una vera e propria piaga.
Come abbiamo visto, la sconfitta in finale di Europa League contro il Siviglia ha scatenato la parte peggiore del tifo romanista. Hanno imbarazzato l’Italia intera le immagini all’aeroporto di Budapest con l’arbitro Anthony Taylor e famiglia presa d’assalto anche fisicamente dai sostenitori giallorossi.
Una scena bruttissima condannata in primis dai romanisti stessi. Ma purtroppo per loro non è finita qui perché si sono resi protagonisti di un altro orrore che ha convinto la persona coinvolta in questione ad agire per vie legali.
Sono state ore di grande sgomento in casa Luis Alberto per quanto accaduto. Il centrocampista della Lazio e sua moglie, da sempre entrambi grandi tifosi del Siviglia, hanno esultato per la vittoria dell’Europa League con tanto di video sui social. Inoltre, il giocatore aveva dedicato il successo all’amico Sergio Rico, coinvolto in un brutto incidente e ancora ricoverato.
Luis Alberto, lo sfogo della moglie: passa alle vie legali
In seguito a questo video sia a Luis Alberto che a sua moglie sono arrivati insulti e minacce di ogni tipo, con tanto di classico osceno e vergognoso augurio di cancro. Di fronte a tutto ciò, Patricia Venegas ha deciso di agire per vie legali.
“Ecco quanto è malata la gente, per aver festeggiato la mia squadra, il Siviglia, che tifo da una vita e che ha vinto la Coppa. E la cosa peggiore è che non ne ho ricevuto solo uno. Voglio anche dire che tutti coloro che si sono dedicati a mandare questo tipo di messaggi sono stati denunciati“, le sue parole.
Un’iniziativa importante quella della moglie del calciatore, e speriamo che possa ottenere i risultati sperati dalla giustizia. Questo tipo di cose è sempre più frequente nel nostro calcio: c’è bisogno di un segnale forte, proprio come quello lanciato dalla famiglia del laziale.
Un’altra brutta e terribile macchia per i tifosi giallorossi dopo quanto accaduto all’aeroporto di Budapesto con l’arbitro Taylor. Ma è doveroso ribadire, come già fatto prima, che questo tipo di situazioni accadono in tutta Italia e in tutte le tifoserie.