Continuano a tenere banco i discorsi sui futuri scenari attorno al club bianconero: l’errore è considerato imperdonabile
Forse averla definita “folkloristica” – come ha già fatto Allegri nell’immediata vigilia della poi sfortunata gara di ritorno contro il Siviglia in Europa League – non rende nemmeno troppo l’idea sulla stagione della Juve. Forse è meglio definirla disastrosa. Con l’aggravante, assolutamente non trascurabile, di produrre a cascata degli effetti negativi anche per il prossimo futuro. E non stiamo parlando della sola mancata qualificazione alla Champions per l’annata a venire. Ci riferiamo a delle conseguenze che potrebbero esserci anche più a lungo termine.
Nel bel mezzo di un’estate che aveva già prodotto la notizia di un esercizio di bilancio sanguinante a dir poco, il club ha fatto poi i conti sul campo con dei risultati sconcertanti.
Dopo aver da subito perso terreno nei confronti del Napoli, la squadra si è resa protagonista di una campagna europea disastrosa: solo una vittoria, a fronte di cinque sconfitte, nelle sei gare disputate in Champions. Addio quindi agli ottavi di finale, con retrocessione in Europa League.
Nel mentre, ecco le dimissioni di Andrea Agnelli e dell’intero CdA, che hanno preceduto di meno di due mesi la prima sentenza dell’Inchiesta Prisma: 15 punti di penalizzazione e via col balletto degli appelli e della rivisitazione delle sentenze. Intanto, come già si era intuito, il club di fatto annunciava un ridimensionamento dal punto di vista degli investimenti. Un passo praticamente obbligato, dato che si respirava nell’aria che alla squadra non sarebbe stato ‘consentito’ di qualificarsi alla Champions. La via, quasi inattaccabile, sarebbe potuta essere quella delle vittoria dell’Europa League. sfumata anche quella. Il disastro è così stato completato.
Non abbiamo detto ‘quasi’ inattaccabile per caso. Già perchè sulla Juve pendevano comunque, e pendono ancora, le possibili sanzioni dell’UEFA in relazione all’inchiesta sulle plusvalenze.
La possibile esclusione dalle Coppe per due o più stagioni rischia di affossare definitivamente il club anche, se non soprattutto, dal punto di vista degli investimenti futuri. E poi c’è un’aggaravante. Un errore imperdonabile, che avrebbe dato il colpo definitivo alla già difficile situazione finanziaria.
“Acquisto folle”: arriva la ‘sentenza’ sul più grave errore di Agnelli
Ne ha parlato fuori dai denti il giornalista Alessandro Giudice, del Corriere dello Sport, intervenuto in diretta a TVPlay, il canale Twitch di Calciomercato.it.
“La Juve in questi anni ha adottato una politica assurda. Il più scarso guadagnava 3-4 milioni netti, e non è possibile stare sul mercato a queste condizioni. Quello di Vlahovic è stato un acquisto folle. La Juve non avrebbe potuto e dovuto fare quell’acquisto. Ora ovrà rientrare nei parametri dei costi della propria rosa, che oggi sono i più alti della Serie A per distacco. E questo a fronte di risultati non proporzionali agli investimenti fatti“, ha sentenziato il giornalista.