Non si placano le polemiche e le interpretazioni sui motivi che hanno portato alla rottura tra Spalletti e De Laurentiis
Il caso era nato già pochi minuti dopo il fischio finale di Udinese-Napoli, la partita che, il 4 maggio scorso, ha consegnato al club azzurro l’aritmetica certezza dello Scudetto.
Fu lo stesso presidente dei partenopei Aurelio De Laurentiis a comunicare al giornalista di DAZN che lo stava intervistando sul terreno di gioco del ‘Maradona’, dove i tifosi del Napoli si erano riuniti per seguire il match sul maxi-schermo, l’intenzione di esercitare l’opzione che avrebbe legato Spalletti alla società campana per un’ulteriore stagione.
Le modalità della conferma sono emerse solo successivamente, provocando il risentimento del tecnico.
Il patron avrebbe inviato una PEC al suo tecnico, manifestando l’intenzione di proseguire il rapporto. Il tutto senza un vero e proprio scambio verbale, e soprattutto senza un incontro che avrebbe dovuto stabilire i programmi futuri, nonchè un adeguamento dello stipendio dello stratega di Certaldo.
Tutto ciò sarebbe avvenuto solo in un secondo momento, con incontrollate indiscrezioni su un presunto dialogo sull’argomento avvenuto nei giorni immediatamente successivi al Tricolore, durante una cena tra presidente e allenatore. Quando ormai quasi tutto era stato rovinato. Quando la magia di un binomio che aveva prodotto un trionfo netto, indiscutibile e anche spettacolare, era stata macchiata da un’improvvisa freddezza del rapporto.
Spalletti se ne va, Spalletti dice addio. Questa l’inevitabile conseguenza di una situazione che, secondo Furio Focolari – intervenuto in diretta a Radio Radio – avrebbe dovuto essere gestita in altro modo.
“Il Napoli ha vinto uno Scudetto dominato, il primo vero della società per certi versi, con tanti meriti da dividere. Non si è però mai sentito dire che questo sia lo Scudetto di De Laurentiis, e il presidente si è comportato come chi è invidioso di chi è più bello e bravo di te… È una vicenda brutta: mandare una PEC all’allenatore campione di Italia è un qualcosa di eticamente inaccettabile“, ha tuonato l’opinionista.
Appurato il divorzio, su cui ormai si attende solo l’ufficialità, tra l’allenatore toscano e il Napoli, è già partito il toto-panchina. Chi prenderà il posto di Spalletti nel difficile compito di confermarsi su livelli d’eccellenza?
Anche su questo argomento, Focolari sembra avere le idee più che chiare.
Cavalcando il rumor che vorrebbe Luis Enrique candidato forte come guida tecnica del club, il giornalista approva la scelta, definendo lo spagnolo ‘l’allenatore giusto per il Napoli, la scelta migliore possibile“. In attesa di capire se effettivamente l’asturiano farà il suo ritorno in Italia, i tifosi azzurri si leccano le ferite. Nemmeno il tempo di godersi lo Scudetto, che subito bisogna fare i conti con una rivoluzione di cui non si sentiva davvero il bisogno.
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