Tutta Italia è commossa. Nessuno ha ancora smesso di piangere per Gianluca Vialli, nonostante siano passati già quattro mesi dalla sua morte
Impossibile dimenticare Gianluca Vialli. Impensabile cancellare dalla nostra mente le immagini dei suoi goal, della sua forza fisica e del suo coraggio. Ma anche quel suo modo di vivere per certi versi unico, sicuramente gioviale e solare che lo rese una persona speciale per tutti coloro che ebbero l’onore di conoscerlo. In particolare per chi ebbe il privilegio di giocare al suo fianco.
“Eroe dei due mondi”, l’uomo capace cioè di far innamorare di sé, allo stesso modo e con il medesimo impeto sia la sua Patria natale, l’Italia, che quella Londra che poi divenne la sua seconda casa.
Non era ancora il Chelsea di Abramovich, non era ancora il club capace di ricominciare a vincere contro chiunque, in Premiership e in Europa. Eppure quella squadra guidata da un instancabile Vialli lasciò il segno nel calcio del Regno Unito, con l’ex doriano prima calciatore e poi addirittura allenatore.
Proprio la città di Londra ha voluto concedergli un commovente omaggio, presso la sede dell’Ambasciata italiana, dove è stato trasmesso il documentario “La Bella Stagione” del regista Marco Ponti.
Il docufilm racconta una delle imprese più straordinarie e indimenticabili del calcio italiano. Stiamo parlando dell’incredibile tricolore conquistato da quella “provinciale terribile”, ovvero la Sampdoria di Vujadin Boskov.
A Marassi, quell’anno, andò in scena un percorso che difficilmente si ripeterà nella storia del calcio.
Poche squadre, nella storia del massimo campionato, sono riuscite a emulare le gesta dei doriani: un gruppo capace di giocare in campo con un’armonia perfetta, un mix incredibile di gregari e stelle, plasmato da un allenatore sagace, preparatissimo e acculturato come pochi.
Lì davanti i campioni non mancavano di certo: Gianluca Vialli era l’energia, l’intelligenza tattica, l’uomo spogliatoio. Accanto a lui c’era l’attuale commissario tecnico della nazionale azzurra, Roberto Mancini, la genialità, il dribbling, la visione di gioco, i piedi fatati.
E proprio per ricordare quell’annata dorata, quella stagione 90-91 che nessun tifoso italiano e non solo sampdoriano potrà mai dimenticare, presso l’Ambasciata Italiana di Londra, qualche giorno fa, è stata celebrata una giornata speciale, allo scopo di celebrare Gianluca Vialli, l’uomo, il calciatore, l’allenatore, il dirigente, l’amico di tutti.
Tutti i presenti hanno voluto ricordare Gianluca con gioia, perché la gioia è ciò che l’ex bomber della Sampdoria ha portato nel cuore di tutti coloro che lo hanno conosciuto e hanno amato il calcio.
È stato quindi doveroso rendere il giusto tributo ad un uomo che ha conquistato il cuore delle persone sia in Italia e nel Regno Unito.
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