C’è proprio Paolo Maldini sul banco degli imputati. L’annata del Milan ha portato solo delusioni ed un fallimento che nessuno si aspettava dopo lo scudetto del 2021/2022
Due giorni dopo la cocente eliminazione dalla Champions League nell’Euro-Derby è tempo di processi in casa Milan.
Per la verità già da un po’ di tempo le acque in casa rossonera sono agitate, con il nervosismo affiorato nell’ultimo turno di campionato dopo la inattesa ed altrettanto deludente sconfitta del Diavolo in casa di uno Spezia fino a quel momento in difficoltà.
La battuta d’arresto avvenuta in terra ligure ha compromesso il discorso qualificazione alla prossima edizione della massima competizione calcistica europea.
Il quarto posto per il Milan – oggi quinto – si allontana, ed anche con una possibile penalizzazione alla Juventus e con una posizione che verrebbe guadagnata, nulla è certo. Perché Roma ed Atalanta, che sono distanti rispettivamente appena due e tre punti dalla compagine lombarda, non hanno intenzione di cedere il passo.
Gli ultimi tre turni di campionato metteranno tutto in discussione, probabilmente fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata. Ma anche con un quarto posto messo al sicuro la stagione del Milan risulterebbe essere a conti fatti non soddisfacente. Dalla squadra campione d’Italia in carica ci si sarebbe aspettato molto di più.
Maldini e il Milan, fine della storia?
E nonostante il raggiungimento delle semifinali di Champions League sia un risultato comunque grandioso e capace di portare introiti ulteriori nelle casse della società, il modo in cui è maturata l’eliminazione contro l’Inter ha finito con il prendere il sopravvento.
Perdere sia l’andata che il ritorno senza mostrare carattere, organizzazione e quel dna europeo che al Milan ormai – inutile negarlo – non è più di casa, fa molto male. A questo punto sembra difficile che tutto quanto possa risultare invariato in vista della prossima stagione.
Ci potrebbero essere dei cambiamenti anche clamorosi ad esempio pure nell’organigramma del Milan oltre che nella rosa. Specialmente in caso di mancato quarto posto sarà lecito attendersi almeno una (se non due) cessione di un big. Ed in questo senso l’indiziato numero uno è Rafael Leao, che come aggravante ha mostrato una mancanza di continuità a dir poco irritante quest’anno.
Ora nei quadri dirigenziali allo stesso modo potrebbe andare via qualcuno di importante. Forse Frederic Massara, che potrebbe addirittura fare al caso del Napoli se davvero il ds azzurro Cristiano Giuntoli dovesse accasarsi alla Juventus. Ma da più parti sta sorgendo una voce clamorosa.
Più che Massara, potrebbe essere Paolo Maldini a lasciare il Milan. Specialmente all’ex capitano verrebbe addossata la colpa di fin troppi acquisti sbagliati, alcuni dei quali anche molto costosi.
I nomi li conosciamo tutti: De Ketelaere, Thiaw, Vranckx, Origi, Dest ed Adli sono tutti elementi che hanno le loro potenzialità. Ma che per il progetto Milan evidentemente non sono adatti, visto il loro rendimento molto al di sotto delle aspettative.
Chiaro che la colpa di tutto ciò non è certo tutta di Maldini ed anche le altre figure che operano nell’area tecnica milanista dovranno farsi carico delle relative responsabilità. In tutto ciò resta da valutare la posizione pure di Stefano Pioli.
Anche se la sensazione in questo caso è che il Milan intenda ancora continuare ad affidarsi all’allenatore parmense, che ha riportato lo scudetto nella piazza rossonera nel 2022 dopo 11 anni dall’ultima affermazione in Italia.