Terremoto Napoli, Spalletti saluta nonostante lo scudetto: chi arriva al suo posto

Un trionfo su chi a inizio stagione non avrebbe scommesso nessuno. Ora però Luciano Spalletti chiede garanzie per restare

Il Napoli ha comandato la serie A dall’inizio, Campione d’Italia a cinque giornate dalla fine. Di Lorenzo&Co hanno eguagliato un record che aveva solo quattro precedenti. L’impresa infatti era riuscita al Torino nel 1948; alla Fiorentina nel 1956. Poi un salto di oltre mezzo secolo con l’Inter nel 2007. Ultima a riuscirci la Juventus nel 2019. Il taccuino dopo 34 turni dice quota 83 punti.

Spalletti aspetta un contatto diretto con De Laurentiis – lapresse – calciomercatonews

Tra gli artefici di questo successo, ovviamente, Luciano Spalletti da Certaldo. Il tecnico toscano, arrivato due estati fa dopo il fallito assalto alla Chmpions dei ragazzi allenati da Gennaro Gattuso. Gli azzurri persero l’approdo proprio all’allora Stadio San Paolo per la rete di Faraoni che fissò l’1-1 tra i padroni di casa e il Verona.

Luciano Spalletti si è seduto 91 volte sulla panchina del Napoli, con una media punti complessiva di 2.11, parametro che sale a 2.44 in questa stagione. Considerando l’intera permanenza in una squadra, meglio aveva fatto con la Roma  da gennaio 2016 a maggio 2017, con 2.15. Allenatore di livello assoluto perché ha raggiunto “quasi” il massimo, con l’unico rimpianto dell’eliminazione dalla Champions ad opera del Milan, con diversi, legittimi, rimpianti arbitrali.

Il rapporto tra il tecnico e il presidente De Laurentiis non ha mai avuto crepe specifiche. Due caratteri forti indubbiamente, che hanno avuto il coraggio di ricostruire una squadra rinunciando a tre mostri sacri come Dries Mertens, Lorenzo Insigne e Kalidou Koulibaly, dimezzare in due anni il monte ingaggi e vincere uno Scudetto a mani basse. Ora Spalletti per restare vuole un rapporto diretto, non accetta intermediari o notizie di seconda mano.

Spalletti e De Laurentiis: ecco cosa sta succedendo

Le domande principali ad Aurelio De Laurentiis, al di là dello scudetto, nell’ultimo periodo riguardano la permanenza di Osimhen a Kvara, anche se il gioiello più a rischio appare Kim Min-jae, pressato dalle sterline del Manchester United. Come scrive però Il Corriere della Sera, si registra una piccola distanza tra De Laurentiis e il suo scudiero in campo.

Spalletti e De Laurentiis, artefici del trionfo azzurro
Spalletti e De Laurentiis – lapresse – calciomercatonews

“Il presidente dice che resto? Al presidente dico che lo deve dire a me, non a voi. Deve parlare a me”, ha replicato ai cronisti dopo il pareggio scudetto di Udine. Il probelma non è economico, anche se Spalletti è solo il settimo tecnico in serie A in quanto a ingaggio, con 2,8 milioni netti a stagione. A quanto pare l’erede di Gattuso non avrebbe apprezzato la scelta di usare la pec per notificare l’esercizio dell’opzione del rinnovo del contratto fino a giugno 2024. Inoltre avrebbe preferito ricevere direttamente dalle mani del produttore la sua lettera di apprezzamento, arrivato invece tramite un’altra persona.

Parlare di strappo consumato è eccessivo. Alla fine non dovrebbe esserci divorzio, in caso diverso i primi profili attenzionati resterebbero De Zerbi, Conte (ma è fuori dai parametri economici di De Laurentiis) e Italiano.

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