Non ci sono solo Osimhen, Kvaratskhelia e Kim nel mirino delle big d’Italia e d’Europa: De Laurentiis teme la beffa a ‘zero’
Impazza il mercato attorno ai gioielli del Napoli. Dalla Premier e dalla Liga arrivano infatti quotidiani sondaggi su Victor Osimhen, su Khvicha Kvaratskhelia, su Kim e su altri profili ottimamente valorizzati dal grande lavoro di Luciano Spalletti. Ma non finisce qui, come avrebbe detto uno storico anchorman della TV italiana.
Già impegnato a respingere gli assalti milionar di cui sopra, il patron partenopeo non deve perdere di vista le situazioni cosiddette ‘minori’. Che poi tali non sono, considerato l’ottimo rendimento di un calciatore che sembrava vicinissimo all’addio la scorsa estate. E che ora è invece un punto fermo dell’undici titolare. In questo caso più che di offerte mirate all’oggi, al qui-ed-ora, si parla di strategie a medio-lungo termine. Che potrebbero portare il calciatore friulano ad andare via a zero alla fine del prossimo anno.
Pericolo Meret: la Juve sogna, De Laurentiis si infuria
Nell’ottica di un ringiovanimento della rosa che, oltre che per scelta, potrebbe essere dettato dalla necessità di abbassare drasticamente i costi, la Juve guarda al centro sportivo di Castel Volturno con gli occhi di chi sa cosa vuole. Tutto ciò che non si potrà avere oggi, potrebbe magari arrivare domani. E allora la dirigenza bianconera aspetta, ma non con le mani in mano. Il contratto in scadenza nel 2024 di Alex Meret rappresenta una potenziale occasione da prendere al volo.
L’estremo difensore ex Udinese e Spal potrebbe rappresentare uno degli emblemi di una nuova Juve: giovane ed italiana. E nemmeno troppo costosa considerando che il disegno bianconero prevede di lusingare il portiere con l’intento di convincerlo a liberarsi gratis a giugno del prossimo anno. Una strategia furba, paziente. A fronte della quale De Laurentiis potrebbe rispondere solamente proponedo ora al giocatore un contratto più ricco di quello che la Juve gli potrebbe far annusare.
Se è vero che in passato il presidente azzurro non si è mai fatto scrupoli a cedere i suoi oggetti pregiati a fronte di offerte milionarie, altrettanto ha fatto coi profili in scadenza ai quali non voleva rinnovare il contratto alle cifre da loro richieste. I casi di Kalidou Koulibaly, Dries Mertens e Lorenzo Insigne dovrebbero aver insegnato qualcosa. Forse però in questo caso, con una strategia avanzata direttamente da un club rivale e non dalle esose richieste degli agenti dei succitati veterani, la questione potrebbe essere differente. De Laurentiis potrebbe prenderla a male, masiticando un boccone mai così amaro.