La posizione dell’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi è sempre più in bilico: l’incontro con la dirigenza dopo la sconfitta contro il Monza ha confermato tutto
I quattro ko nelle ultime cinque giornate hanno complicato la corsa dei nerazzurri verso la conquista di un posto in Champions League nella prossima stagione.
Il terremoto in casa Inter è più vicino che mai: l’ennesima sconfitta in campionato contro il Monza, l’undicesima stagionale, non è proprio andata giù a dirigenza e tifosi. Per la prima volta nella storia i nerazzurri hanno perso la terza partita di fila a San Siro senza segnare nemmeno un gol, un record negativo che sta complicando e non poco l’obiettivo del club di entrare tra le prime quattro.
Tutto questo nonostante un cammino nelle coppe a dir poco ottimo: soprattutto in Champions League l’Inter è a un passo dalla semifinale dopo la vittoria per 0-2 contro il Benfica nella gara d’andata. Sul banco degli imputati è finito ovviamente Simone Inzaghi, il cui addio ora sembra sempre più vicino. L’incontro con la dirigenza al termine della sfida contro il Monza ha chiarito tutto.
Inter, destino è segnato: Inzaghi appeso a un filo
Subito dopo il triplice fischio c’è stato un confronto negli spogliatoi a cui erano presenti, oltre chiaramente a Inzaghi, anche Zhang, Marotta, Ausilio, Antonello e Baccin. Analizzando l’ennesima sconfitta stagionale si è arrivati alla conclusione di come le colpe non siano da attribuire solo all’allenatore, ma anche ai giocatori che in campionato non dimostrano la stessa personalità delle partite da dentro o fuori. Tuttavia il destino dell’ex tecnico della Lazio è appeso a un filo.
In caso di clamorosa rimonta e conseguente eliminazione contro il Benfica, l’esonero di Inzaghi sarebbe immediato. L’Inter infatti è chiamata a non buttare via un’occasione unica, cioè quella di giocarsi la possibilità di ritornare in finale di Champions League dopo tredici anni affrontando una tra Napoli e Milan. Sull’eventuale sostituto, al momento l’ipotesi più accreditata è quella di affidare la squadra fino al termine della stagione all’allenatore della Primavera Christian Chivu.
Comunque vada, il futuro di Simone Inzaghi sembra ormai segnato. Alla fine dell’anno, a meno di clamorose sorprese, la panchina dei nerazzurri sarà assegnata a un nuovo tecnico. In questo momento in pole position sembra esserci Antonio Conte, che soprattutto Marotta rivorrebbe a tutti i costi dopo l’addio con il Tottenham. Sullo sfondo c’è anche De Zerbi, anche se ora come ora l’ex Sassuolo non avrebbe intenzione di tornare in Serie A.